Strage in Texas, Federico Rampini: "Ecco perché gli americani si armano"

QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Il diritto ad armarsi era riferito alle milizie che lottavano contro gli inglesi

Storie e volti Il diritto ad armarsi è inscritto nella Costituzione americana.

Per Federico Rampini – cittadino americano dal 2014, saggista ed editorialista – la strage di Uvalde difficilmente porterà a un giro di vite su fucili e pistole.

Roma, 25 maggio 2022 - "L’assenza o la diffidenza nei confronti dello Stato sono i motivi per cui il diritto ad armarsi negli Stati Uniti è considerato inscalfibile". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri giornali

Questa è un’epidemia che possiamo controllare, e da qualunque parte decidiamo di stare, sappiamo tutti che possiamo fare di meglio». «Come americani, texani, madri e padri, è tempo di rivalutare e rinegoziare i nostri desideri dai nostri bisogni», ha precisato in una dichiarazione mercoledì chiedendo azioni concrete. (Corriere della Sera)

(afp). La veglia di Uvalde per la strage della Robb school, ma nessuno si scaglia contro la legge sulle armi di Massimo Basile. (la Repubblica)

La strage nella scuola elementare in Texas è troppo simile alla Sandy Hook, ci sono troppe analogie. Che cosa direbbe ai genitori della scuola elementare di Uvalde? (Corriere della Sera)

«Non voglio dare una sequenza temporale particolar - ha detto - ma le forze dell’ordine erano lì. L’omicida della scuola di Uvaled, in Texas, è rimasto all’interno dell’istituto per circa 40 minuti prima di essere ucciso,. (Giornale di Sicilia)

L’arresto è avvenuto all’esterno della scuola superiore Berkner di Richardson, circa 560 chilometri a nord di Uvalde, la cittadina dove il 24 maggio un 18enne ha ucciso 19 bambini e 2 maestre della Robb Elementary School. (Open)

È l’amara cronaca che accompagna quasi sempre le mattanze americane, specie se compiute, come non di rado è accaduto, in scuole o università. Alla Robb Elementary School di Uvalde, città del Texas ai margini, gli eroi, o meglio le eroine, sono state le maestre. (La Stampa)