In Turchia c’è chi protesta per lo stemma del Pkk nella serie tv di Zerocalcare

In Turchia, infatti, alcuni organi di stampa filogovernativi gridano allo scandalo per la presenza della bandiera del Pkk appesa alla porta del protagonista della serie, Zero, e considerata dalla Turchia il vessillo di un'organizzazione terroristica.

Poi la postilla, tra parentesi: «(Se non me reggete più, pensate che sono gli ultimi colpi di coda di questo gigantesco mosasauro che è la promozione di 'sta serie, poi passa)»

Anzi, Netflix mi ha detto “Famo che per 12 ore usi tu i nostri social e ci fai quello che te pare”», ha scritto il fumettista. (La Stampa)

Su altre testate

Scordatevi la città perfetta. Quella di tutti i giorni, messa a nudo e privata di ogni maschera (Repubblica Roma)

La sua ironia, i suoi modi di dire e i personaggi storici che da sempre vivono il mondo del fumettista, sono i punti di forza della serie, che è anche il primo prodotto animato creato in Italia a finire tra le tendenze del servizio di streaming. (Il Mattino)

E questa, curiosamente, è un’altra delle cose che vengono stigmatizzate dai detrattori social (ma non solo social), quando è uno dei tratti più potenti della sua costruzione, a cui la lingua è perfettamente funzionale. (L'HuffPost)

Leggi qui sotto i nostri approfondimenti su Strappare Lungo i Bordi: Netflix affida i suoi account Twitter e Instagram italiani a Zerocalcare per un giorno e lui, tra le altre cose, pubblica gli schizzi di Strappare lungo i bordi. (Lega Nerd)

Nel tweet iniziale specifica che non sono serie tv famosissime, ma in qualche modo si può dire che siano di nicchia, senza però nascondere: "Se non me reggete più pensate che questi sono gli ultimi colpi di coda di questo gigantesco monosauro che la promozione di sta serie". (Tv Fanpage)

Zerocalcare: “E me so’ interrogato e ho convenuto che è vero, che so’ io quello difettoso e che non posso trova’ fuori quello che me manca dentro. (Alice). Tanto se una cosa deve succede, succede. (greenMe.it)