Embargo al petrolio russo: così l’Ue farà esplodere il prezzo della benzina

Il Primato Nazionale ECONOMIA

Roma, 6 feb – Altro che protezioni e altro che “tetti”, l’Ue rischia di far salire il prezzo della benzina verso nuovi record, mentre la gente comune affanna già adesso per un valore che al momento si aggira prossimamente ai due euro al litro. Come l’Ue potrebbe far esplodere il prezzo della benzina L’Ue rischia di far esplodere il prezzo della benzina e la causa è presto detta: i ventisette, con un’intesa che viene definita da Tgcom24 “al fotofinish”, e supportata anche dal G7 e dall’Australia, si accodano all’emgargo al petrolio russo, l’ennesima sanzione energetica che, dopo i “brillanti” risultati di quelle comminate finora. (Il Primato Nazionale)

Su altre fonti

Prezzi dei carburanti in calo, petrolio sostanzialmente stabile sia in Europa sia negli Stati Uniti. Chi pensava all’ennesimo sconquasso sui mercati dell’energia, dopo l’embargo ai prodotti petroliferi russi raffinati, scattato domenica scorsa, ha sbagliato di grosso. (Liberoquotidiano.it)

Si temono nuovi rincari della benzina con l'embargo scattato il 5 febbraio sui prodotti raffinati russi, mentre a causa del forte terremoto sono state sospese le esportazioni di petrolio attraverso l'oleodotto che collega la regione del Kurdistan iracheno alla Turchia e le attività presso il terminale petrolifero turco di Ceyhan (Milano Finanza)

Queste misure sono state giustificate dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, come un modo per “far pagare a Putin il prezzo della sua atroce guerra”. Tuttavia, secondo l’associazione di consumatori Assoutenti, l’embargo potrebbe far aumentare i prezzi dei carburanti alla pompa, a causa del calo di un milione di barili al giorno provenienti dalla Russia e del conseguente aumento dei costi di trasporto da altri Paesi. (Wall Street Italia)

È scattato ieri l’embargo su tutti i prodotti petroliferi russi. Dopo il divieto europeo di importare il greggio di Mosca, entrato in vigore il 5 dicembre scorso come sanzione per l'attacco all'Ucraina, da ieri il blocco riguarda anche i derivati, dunque benzina, diesel, cherosene e nafta. (Liberoquotidiano.it)

Il provvedimento assunto contro lo Stato di Vladimir Putin per l’invasione dell’Ucraina rischia di avere degli effetti non indifferenti sui bilanci delle famiglie, dato il caro carburanti presso le stazioni di rifornimento. (ClubAlfa.it)

Il 5 febbraio è scattata l’applicazione del nuovo pacchetto di sanzioni UE contro la Russia, che prevede il divieto di importazioni di diesel e benzina nei paesi dell’Unione europea. Dopo lo stop al petrolio russo dello scorso 5 dicembre, con quello dei prodotti raffinati si temono adesso immediati rincari dei prezzi alla pompa, soprattutto in Italia dove non è stato rinnovato il taglio delle accise sui carburanti. (PMI.it)