Coronavirus, Conte rifiuta la bozza Ue sugli aiuti

Notizie.it ESTERI

Nella serata del 26 marzo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato di aver rifiutato la bozza presentata dall’Unione Europea sugli aiuti economici per l’Italia al fine di fronteggiare l’emergenza coronavirus.

Coronavirus, Conte rifiuta bozza Ue. Nel suo intervento di fronte agli altri capi di governo, Conte ha espresso dubbi in merito all’efficacia degli aiuti europei, considerati ormai obsoleti per fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria internazionale: “Come si può pensare che siano adeguati a questo shock simmetrico strumenti elaborati in passato, costruiti per intervenire in caso di shock asimmetrici e tensioni finanziarie riguardanti singoli Paesi?”. (Notizie.it )

La notizia riportata su altri media

I ministri delle Finanze dovranno «esplorare rapidamente le possibilità di incrementare la risposta complessiva della Bei», diceva ancora la nota. Un blando riferimento al Meccanismo europeo di stabilità (Mes), c’era dunque, anche se sul suo uso non c’era accordo all’interno dell’Eurogruppo. (Open)

Il G20 sceglie di mettere 5.000 miliardi di dollari nell’economia mondiale per superare l’impatto “sociale, economico e finanziario” del coronavirus. L’Italia – ha spiegato Conte – “ha le carte in regola con la finanza pubblica: il 2019 l’abbiamo chiuso con un rapporto deficit/Pil di 1.6 anziché 2.2 come programmato”. (Cagliaripad)

Perché i nodi sul tavolo non possono essere sciolti in due ore di discussione tra ventisette persone collegate in videoconferenza. «Ora siamo a una svolta: o lasciamo che il virus ci divida o ci rialziamo come continente e agiamo tutti insieme». (La Gazzetta di Mantova)

Con la Germania sono schierate l'Austria ("Respingiamo una mutualizzazione generalizzata dei debiti", ha detto il cancelliere Sebastian Kurz), la Finlandia e l'Olanda. Il premier olandese Mark Rutte spiega bene la resistenza di tutto il fronte del Nord: "Siamo contrari ai coronabond. (Ticinonews.ch)

E' questo, a quanto si apprende da Palazzo Chigi, il messaggio che il premier Giuseppe Conte ha inoltrato ai leader Ue nel corso del Consiglio europeo. Proposta che, si sottolinea, è stata formulata dal premier in accordo con il suo omologo spagnolo Pedro Sanchez. (Giornale di Sicilia)

«Ora siamo a una svolta: o lasciamo che il virus ci divida o ci rialziamo come continente e agiamo tutti insieme». Spetterà all’Eurogruppo sbrogliare la matassa, visto che al momento i leader non sembrano intenzionati a dare indicazioni sugli aspetti più tecnici di questo strumento. (La Stampa)