Morto Ivano Marescotti, uno dei volti più amati del cinema italiano

Il cinema italiano perde uno dei suoi volti più apprezzati. Qualche ora fa, infatti, all'ospedale civile di Ravenna è morto l’attore e regista Ivano Marescotti, dopo una lunga malattia. Nato a Bagnacavallo, nella Bassa Romagna, l'uomo si è spento all’età di 77 anni. Marescotti aveva dedicato la sua vita al cinema e al teatro. Aveva lavorato con Roberto Benigni, Checco Zalone, Marco Risi, Daniele Luchetti, Ridley Scott, Anthony Minghella e Gabriele Muccino (La Gazzetta dello Sport)

Su altre testate

Di Claudio Cumani In teatro aveva raccontato alla sua maniera il Sommo Poeta (Dante, un patàca) e Ariosto (Bagnacàval, da Orlando Furioso), contaminando il dialetto basso-romagnolo con la lingua dei poeti ma era stato di recente anche uno dei protagonisti del cechoviano Zio Vanja firmato dalla regista ungherese emergente Kriszta Székely per lo Stabile di Torino. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Marescotti (morto ieri, 26 marzo, all’età di 77 anni dopo una lunga malattia) è già tutto qui: un animale da palco che salta dal teatro borghese dei mostri sacri a quello di ricerca dei giovani rampanti passando per l’avanguardia dei sovversivi. (cinematografo.it)

Ivano Marescotti, morto ieri a 77 anni, era un drammaturgo, registra e attore eclettico, capace di passare dal teatro al grande cinema, dal dramma alla commedia, interpretando piccoli e grandi ruoli che hanno contribuito al successo dei film a cui ha partecipato, rendendoli indimenticabili. (BitontoLive)

Il mondo del cinema e del teatro è in lutto per la morte di Ivano Marescotti, deceduto all’età di 77 anni a causa di una lunga malattia. La notizia della sua scomparsa è arrivata poco tempo fa, lasciando tutti i suoi colleghi e ammiratori in profondo dolore. (infodifesa.it)

È morto Ivano Marescotti, aveva 77 anni. Era un uomo appassionato, schietto, innamorato del proprio lavoro e della politica, un attore strepitoso che dava carattere ai personaggi che interpretava. (Necrologi)

Ivano Marescotti è stato uno dei più grandi figli-padri-maestri di una cultura eterna come quella del Carro dei Tespi. Tumore, una malattia che aveva già affrontato un quarto di secolo fa, lo aveva attaccato e fatto soffrire a lungo, come adesso: ne era uscito, proprio la sera in cui tornò su un palco seppe che suo figlio Mattia era morto, a 44 anni, tumore. (Corriere)