Indice Rt, terapie intensive e posti letto occupati: il Fvg verso la conferma della zona gialla | Tutti i parametri della bozza di monitoraggio

Il Messaggero Veneto SALUTE

La bozza di monitoraggio che l’Istituto superiore di sanità ha consegnato alla Regione disegna, per il Friuli Venezia Giulia, uno scenario del tutto simile, e quindi sostanzialmente positivo soprattutto se paragonato a quello a cavallo tra dicembre e gennaio, a quello della settimana precedente che ha permesso al nostro territorio di restare in zona gialla.

L’Rt, prima di tutto, risale leggermente passando da 0.80 a 0.83 – con un valore inferiore di 0.79 rispetto al precedente 0.76 -, ma resta comunque a distanza di sicurezza da quella quota 1 che fa entrare automaticamente una Regione in zona arancione. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altre testate

I decessi complessivamente ammontano a 2.817, con la seguente suddivisione territoriale: 635 a Trieste, 1.406 a Udine, 590 a Pordenone e 186 a Gorizia. I decessi registrati sono 15; i ricoveri nelle terapie intensive scendono a 56 e quelli in altri reparti calano a 335. (Il Friuli)

Come ha spiegato il vicegovernatore, l’incidenza di positività dei bambini in età d’asilo rappresenta un fattore di rischio che tocca direttamente gli adulti, a causa della contagiosità all’interno dei nuclei familiari. (Orizzonte Scuola)

Considerando la settimana 17-23 febbraio, «non risulta in peggioramento nessun indicatore rispetto alla settimana precedente» e, infine, «sopra soglia di saturazione i posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti COVID-19». (Il Messaggero Veneto)

«Ottocento insegnanti e bidelli nelle scuole pordenonesi sono in trincea senza protezione – sono conti a braccio nelle segreterie pordenonesi –. Non si capisce come mai questo tipo di vaccino prima non andava bene agli over 55 anni e poi è diventato idoneo, fino a 65» (Il Messaggero Veneto)

Il dipartimento di prevenzione ha quindi disposto la quarantena per l'intera sezione di 22 bambini e ha invitato i genitori a tener a casa i fratelli dei piccoli, allievi delle elementari e medie. I "piccoli" contagi che preoccupano. (TGR – Rai)

Infine, il vicegovernatore ha ricordato il recente accordo a livello nazionale con i medici di medicina generale che verrà declinato sul territorio regionale. "Tra gli elementi di novità c'è per prima cosa il calo della pressione sulle aree mediche degli ospedali e quindi l'inizio in certe sedi della riapertura di reparti che erano occupati da pazienti Covid: già stabilito per Palmanova ed oggi anche per l'ortopedia a San Daniele. (TriestePrima)