La liberatoria per essere curato in un modulo su IppocrateOrg

La Gazzetta di Reggio INTERNO

Sotto la firma che Gallerani pone in fondo alla liberatoria c’è l’altra “firma” di IppocrateOrg.

Che, ribadiamo, da ieri è entrata nel vivo: ora è il momento di dare spiegazioni

Solo per mail e WhatsApp, neanche con messaggi vocali, come lo stesso medico invitava a non fare.

La liberatoria che pubblichiamo qui a fianco è il modulo pre-stampato che si scarica dalla piattaforma IppocrateOrg: indica le terapie da seguire e esonera il medico curante – in questo caso il medico reggiano, appunto – da ogni responsabilità. (La Gazzetta di Reggio)

Su altri giornali

Ferrara, 14 ottobre 2021 - Un rapporto quotidiano, con almeno due momenti di contatto al giorno, prevalentemente tramite whatsapp, tra medico e paziente. (il Resto del Carlino)

APPROFONDIMENTI IL CASO Paola Soragni, consigliera M5S di Reggio Emilia: «Ho paura del. Il dottor Alberto Dallari, di Reggio Emilia, aveva preso in carico il paziente no vax ferrarese che è morto dopo aver contagiato il Covid. (ilgazzettino.it)

Il medico è, noto neurologo reggiano, per anni impegnato nella Stroke Unit del Dipartimento emergenza-urgenza dell'ospedale di Reggio. Venerdì scorso Gallerani ha ricevuto l'avviso di garanzia con le accuse, come detto, di omicidio colposo e omissione di soccorso. (La Pressa)

Non c’è alcuna correlazione col mio operato", si difende il medico che invita gli investigatori a concentrarsi sul ricovero. Alberto Dallari è il medico neurologo reggiano indagato per la morte di Mauro Gallerani, 68 anni, di Cento: nei confronti del medico sono state formulate le ipotesi di reato di omicidio colposo e omissione di soccorso. (il Resto del Carlino)

Il medico Alberto Dallari, che aveva in cura il 68enne No vax morto di Covid lo scorso 8 ottobre, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Ferrara. Ai medici aveva raccontato di aver seguito la “cura” consigliata dal dottor Dallari legati al gruppo IppocrateOrg. (Open)

Tuttavia, per garantire l’apertura, è necessaria la presenza di volontari adulti. “ Vogliamo riaprire l’oratorio non solo ai bambini, agli adolescenti e ai giovani, ma a tutta la comunità. (MI-LORENTEGGIO.COM.)