Cure sanitarie: in Italia il 50% delle famiglie ci rinuncia

Il Primato Nazionale SALUTE

Poiché quasi un terzo delle famiglie italiane vive in una situazione economicamente precaria

La fonte è il “Bilancio di welfare delle famiglie italiane” presentato da Cerved a Roma.

La metà delle famiglie rinuncia alle cure. Nel 2021 il 50,2% delle famiglie italiane ha rinunciato alle cure e alle prestazioni sanitarie, un aumento di quasi il 10% rispetto al 2018.

Roma, 13 gen – Le famiglie italiane rinunciano alle cure sanitarie. (Il Primato Nazionale)

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Secondo il rapporto le cause sono dovute nello specifico a problemi economici, impossibilità di fruire di visite e di prestazioni e inadeguatezza dell'offerta". (ITALPRESS) – "La riorganizzazione del SSN e il suo forte sostegno finanziario sono due priorità assolute per il nostro Paese. (Lo Speciale)

La situazione sarebbe stata diversa se nelle strutture della Regione fossero stati aperti in tempo tutti i posti letto previsti “La riorganizzazione del SSN e il suo forte sostegno finanziario sono due priorità assolute per il nostro Paese. (Tp24)

Si tratta di pensioni di vecchiaia e anzianità, pensioni sociali, per i superstiti, le pensioni di guerra e infine quelle di invalidità e indennitarie Il bilancio di welfare. Anche quest’anno, Cerved ha pubblicato il bilancio di welfare delle famiglie italiane 2022. (InvestireOggi.it)

Lo evidenzia in una nota Barbara Cittadini, presidente dell'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), che per scongiurare la rinuncia alle cure indica come "priorità assolute" per il Paese "la riorganizzazione del Servizio sanitario nazionale e il suo forte sostegno finanziario. (SassariNotizie.com)

Si tratta dei sostegni che già esistevano - come le borse di studio, i contributi per le rette degli asili nido, gli assegni per la maternità, i bonus bebè, i sostegni per contrastare la povertà come il reddito di cittadinanza - ai quali si sono aggiunte le misure per l’emergenza Covid (come i ristori e gli indennizzi per i lavoratori autonomi e di alcune categoria professionali, i bonus baby sitting e il congedo parentale straordinario) (Sky Tg24 )

Secondo il rapporto le cause sono dovute nello specifico a problemi economici, impossibilità di fruire di visite e di prestazioni e inadeguatezza dell’offerta” Un ruolo che significa quantità e qualità delle prestazioni garantite ai cittadini e, prima ancora, concretezza degli investimenti destinati a migliorare l'accesso alle cure”. (Il Giornale d'Italia)