Alex Pompa uccide il padre violento per salvare la madre: per i giudici è legittima difesa, assolto il ragazzo

Virgilio Notizie INTERNO

Secondo i giudici, il fatto non costituisce reato: si era trattato di legittima difesa.

Alex Pompa, lo studente di 20 anni che il 30 aprile 2020, in pieno lockdown, aveva ucciso il padre violento a coltellate per difendere sua madre, è stato assolto dalla corte di Assise di Torino.

Alex Pompa assolto: le sue parole. Il pubblico ministero Alessandro Aghemo si era detto “costretto” a chiedere 14 anni di carcere per Alex Pompa. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo ha deciso la Corte d’Assise di Torino al termine di una camera di consiglio durata quasi sei ore. In aula ad ascoltare la lettura della sentenza c’erano la mamma del giovane, Maria, e il fratello Loris, che hanno seguito tutte le udienze del processo (Il Fatto Quotidiano)

Torino, 24 novembre 2021 - Alex Pompa è stato assolto dalla accusa di omicidio volontario dalla corte di Assise di Torino. Il ragazzo dopo l'assoluzione ha dichiarato ai giornalisti: "Ci tengo a ringraziare questa corte", aggiungendo: "Sono stranito, sono senza parole e devo metabolizzare". (Quotidiano.net)

Giuseppe era un padre violento, per anni ha maltrattato i suoi familiari, come dimostrano le oltre 200 registrazioni delle liti, che sarebbero state fatte di nascosto per avere una prova "semmai dovesse succederci qualcosa". (YouTG.net)

Con questa formula è stato assolto Alex Pompa, il 19enne che il 30 aprile 2020 aveva ucciso a coltellate il padre Giuseppe Pompa a Collegno, nel torinese, per difendere la madre dall’ennesima lite violenta. (Il Riformista)

Il giovane, dopo aver interrotto l'alterco fra i due genitori, si era servito di 6 coltelli diversi, uno dopo l'altro. Uno specialista ha individuato in Alex «un disturbo post traumatico da reazione disadattiva a un clima familiare alimentato dal comportamento paterno» (Il Messaggero)

Questo video contiene contributi www.raiplay.it La sentenza è stata pronunciata dalla corte di Assise di Torino. (Corriere TV)