Petrolio russo, oltre all’embargo Ue oggi entra in vigore anche il price cap

Corriere della Sera ESTERI

Scatta oggi, lunedì 5 dicembre 2022, l’embargo europeo al petrolio russo via mare (che sarà seguito il 5 febbraio da quello sui prodotti raffinati), abbinato all’introduzione decisa dal Consiglio dell’Unione europea di un tetto a 60 dollari al barile per la commercializzazione via mare del greggio russo verso Paesi terzi. Le stime Stando a stime della Commissione questi provvedimenti bloccheranno circa il 94% del greggio di Mosca destinato all’Europa. (Corriere della Sera)

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E, fra l'incertezza sull'impatto che le nuove misure avranno, l'Opec+ - l'organizzazione dei Paesi esportatori di greggio - prende tempo e mantiene invariati gli attuali livelli di produzione, lasciandosi però la porta aperta a un intervento in qualsiasi momento a seconda delle condizioni del mercato. (ilmessaggero.it)

C'è attesa per capire se il tetto di 60 dollari al barile del petrolio russo (10% della produzione mondiale) deciso dall'Ue e dal G7, con inizio il 5 dicembre e quello relativo ai prodotti raffinati previsto il 5 febbraio prossimo, avranno un impatto inflazionistico per i sanzionatori oppure no. (Italia Oggi)

Lo ha affermato il, secondo quanto riportato dall’agenza di stampa Interfax."È attualmente in fase di finalizzazione con le società", ha sottolineato Novak, esprimendo fiducia che la misura saràIl 3 dicembreha comunicato l’entrata in vigore del price cap il2022 per il greggio e il 5 febbraio 2023 per i prodotti petroliferi raffinati (il prezzo per i prodotti raffinati sarà definito in seguito). (Teleborsa)

C’era da aspettarsi una mossa della Russia dopo la decisione del G7 di stabilire un prezzo fisso al barile di petrolio russo. Una scelta che limita i rincari che si sono verificati in questi mesi, e che non è stata ben digerita da Mosca (La Legge per Tutti)

La Russia di Putin sta considerando la possibilità di fissare un prezzo minimo per le proprie vendite internazionali di petrolio in risposta al tetto imposto dal G7 e UE. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, citando due funzionari a conoscenza del piano. (Borse.it)

Il Brent ieri è rincarato, pur di poco, rimanendo sotto la soglia dei 90 dollari. Mosca ha risposto minacciando di non vendere più un goccio del suo Urals all’Europa. (InvestireOggi.it)