Milano, in autunno rincara il biglietto Atm. Scoppia la polemica Comune-Regione
L’ultimo rincaro del biglietto Atm era stato nel 2019 quando era passato da 1,50 a 2 euro.
di Greta Posca. Autunno caldo per i trasporti a Milano.
Rincara il biglietto Atm e si scatena la polemica politica.
Il Comune «in quanto ente regolatore può proporre in autonomia di evitare aumenti dei biglietti facendovi fronte con il proprio bilancio».
Se su tutti i cittadini, se su tutti quelli che utilizzano il trasporto pubblico, oppure solo su chi lo usa saltuariamente
Se ne è parlato anche su altre testate
«Se la Lega decidesse di fare una battaglia per chiedere a Regione di stralciare l'adeguamento saremo al suo fianco» La percentuale massima sarebbe del 7,64% ma ci sono alcuni parametri (legati anche alla qualità del servizio) che permettono di contenerla. (ilGiornale.it)
Con il Comune che attacca la Regione per aver deciso l’aumento e Palazzo Lombardia che, a sua volta, rispedisce al mittente le accuse. Ma per Censi, «la Regione avrebbe potuto compensare autonomamente l’aumento, mettendo fondi propri, e non gravando sulle agenzie. (Corriere Milano)
Va ricordato che a fronte di un aggiornamento Istat dei contratti di servizio del 7.64% Regione sui suoi titoli lo aumenta solo dell’1.91%. Ribadiamo ciò che il Pd … (Agenzia askanews)
"Ci siamo adeguati a una norma che è stata imposta dalla Regione", ha evidenziato l’assessore comunale alla Mobilità Arianna Censi. Il rincaro riguarda anche le tariffe dei treni: la cifra per salire su una carrozza Trenord aumenterà di circa 20 centesimi per un biglietto e di 3 euro per gli abbonamenti. (IL GIORNO)
Per i sindacati l’aumento delle tariffe di Atm e Trenord rappresentano «una stangata alle famiglie». Credo, quindi, sia necessario un approfondimento nella prossima assemblea, prima di qualsiasi decisione in merito e per evitare ulteriori incomprensioni». (Corriere Milano)
l numero dei passeggeri che difficilmente tornerà ai livelli pre-Covid. Il Fondo per il trasporto pubblico fermo da vent'anni. (La Repubblica)