Savarino: “Il voto in aula? Un fatto politico grave”

Livesicilia.it INTERNO

La mia lettura personale è relativa, conta più quella del presidente Musumeci.

Lo stesso presidente dell’Ars riconosce lo sfregio istituzionale prodotto da questo voto

Questo è il fatto politico grave, molto oltre il malpancismo naturale.

Grave è, invece, che sette voti siano stati dirottati verso il nome d’opposizione.

A me spetta l’analisi del voto d’Aula: non è grave affatto che ci siano stati voti singoli, ci può stare, è successo per lo stesso Miccichè come per Musumeci. (Livesicilia.it)

Ne parlano anche altre testate

La decisione sull’azzeramento della Giunta, annunciato ieri da Musumeci su Facebook, è rinviata, secondo quanto si apprende, alla prossima settimana. Si è appena conclusa, dopo circa quattro ore, la riunione della Giunta convocata dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci , in seguito alla convulsa giornata di ieri legato al voto per i tre delegati regionali per il Quirinale, con il governatore risultato terzo degli eletti alle spalle del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, e del pentastellato Nuccio Di Paola. (il Fatto Nisseno)

Non stiamo parlando di cosa legge e cavilli permettano, ma di cosa sia corretto fare nell’interesse non solo delle società, ma soprattutto dei milanesi. Sul progetto di costruzione del nuovo stadio San Siro non è accettabile estromettere il quartiere, i cittadini e tutti gli stakeholder coinvolti dal dialogo. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Le parole che il presidente Musumeci ha utilizzato sono pesanti: “Hanno pensato di compiere nei miei confronti quello che in gergo giudiziario si dice atto di intimidazione. Lo dico con cognizione di causa, perché non risolve nulla azzerando - in parte - la Giunta. (Tp24)

Magari d’istinto uno prende una decisione e poi dopo qualche ora si maturano scelte diverse”. Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia, parla di farsa in tre atti: “Atto primo: “Mi dimetto!!”. (Buttanissima Sicilia)

Per il momento il Musumeci bis resta quindi “congelato”, almeno fino all’approvazione dell’esercizio provvisorio. Musumeci si è reso conto che la frattura con i partiti è profonda e i più fedeli assessori dei partiti alleati hanno fatto presente che difficilmente un nuovo governo risolverebbe il problema. (CorrierediRagusa.it)

Che infatti, per ora, non ci saranno: quali dimissioni, quale azzeramento di giunta? Nello Musumeci preso impulsivamente dall’ira dell’insulto politico avrebbe voluto giustamente tornare subito in Aula e dire “tutti a casa”. (Il Giornale di Lipari)