La favole del Giappone finisce dal dischetto Livakovic porta la Croazia tra le prime otto

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AZIA 4 dopo i calci di rigore GIAPPONE (3-4-2-1): Gonda 6; Tomiyasu 5.5, Yoshida 6, Taniguchi 5.5; Ito 5.5, Endo 5, Morita 5.5 (1‘2°ts Tanaka 6), Nagatomo 6 (19‘st Mitoma 6); Doan 6.5 (42‘st Minamino s.v.), Kamada 6.5 (30‘st Sakai 6); Maeda 7 (19‘st Asano 6). Allenatore: Moriyasu 6. CROAZIA (4-3-3): Livakovic 6; Juranovic 6, Lovren 6.5, Gvardiol 5.5, Barisic 5; Modric 6 (9‘1°ts Majer 6), Brozovic 6, Kovacic 6 (9‘1°ts Vlasic 6); Kramaric (24‘st Pasalic 6), Petkovic (17‘st Budimir 6; 1‘2°ts Livaja 6), Perisic 7.5 (1‘sts Orsic 6). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre fonti

Mondiale da protagonista per il difensore che Dalic ha definito "Il miglior al mondo": ai quarti lo attende la prova del nove contro Neymar e compagni Dalle parate decisive di Livakovic, passano per il peso specifico di Modric e Perisic, sino alla consacrazione di Joško Gvardiol. (Goal Italia)

Andrea Della Sala Lo ha detto il commissario tecnico della Craozia, Zlatko Dalić, all'indomani della partita vinta con il Giappone ai rigori (fcinter1908)

La roulette dei calci di rigore sorride e la Croazia si piazza, ancora una volta, tra le prime otto al Mondo. Il difensore centrale di proprietà del Lipsia a fronte di una carte d'identità che recita anni 20 è già un perno della Nazionale vicecampione del Mondo. (Giornale di Sicilia)

"La Croazia piega il Giappone: ai quarti affronterà il Brasile", titola Il Gazzettino oggi in prima pagina. I balcanici superano i nipponici rimontando la rete iniziale di Maeda: ci pensa Perisic di testa a portare la partita ai supplementari e poi ai rigori, dove Livakovic la fa da padrone con ben tre calci dagli undici metri respinti. (TUTTO mercato WEB)

Il Giappone è stato eliminato dai Mondiali anche a causa di una credenza popolare: la "tetrafobia", ovvero la paura del numero 4. (Sport Fanpage)

Entrare tra i primi otto al mondo è un grande risultato, abbiamo lottato tutta la partita e alla fine siamo stati premiati". Lo ha detto il commissario tecnico della Craozia, Zlatko Dalić, all'indomani della partita vinta con il Giappone ai rigori che ha mandato i balcanici ai quarti di finale dei Mondiali. (La Sicilia)