Dopo le armi, l'aborto. La Corte incendia un'America frantumata (di A. Molle)

L'HuffPost ESTERI

È proprio il caso di dirlo senza mezzi termini: la Corte Suprema degli Stati Uniti (SCOTUS) getta benzina sul fuoco delle tensioni sociali.

Con una maggioranza granitica di sei contro tre giudici costituzionali, la Corte invia alla politica un messaggio molto chiaro già anticipato nelle parole dei giudici conservatori al momento della loro conferma al seggio più alto della magistratura americana: la Costituzione non è un documento vivo, che si addatta ai tempi e che va interpretato con la sensibilità del mondo moderno, ma è un monumento da preservare intatto nel pieno dell’interpretazione del legislatore originale

(L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

A rincara la dose, è il governatore della California, Gavin Newsom: "Un giorno buio per l'America, una decisione pericolosa" che porta a spingere "un'agenda ideologica radicale". La sentenza arriva mentre Washington discute per una legge sulla limitazione dell'uso delle armi anche in seguito alle recenti stragi in Texas, California e New York. (Vatican News - Italiano)

Cancellata una legge vecchia di 100 anni e che prevedeva una licenza speciale e un valido motivo per girare con una pistola o un fucile. Stati uniti . (Il Manifesto)

I gruppi di prevenzione della violenza armata: "Siamo arrabbiati e disgustati". (LaPresse) I gruppi di prevenzione della violenza armata si sono riuniti a Union Square a New York per protestare contro la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che rende più facile il possesso legale di armi da fuoco. (LAPRESSE)

La decisione della Corte è una “vittoria monumentale” che aiuta gli “uomini buoni e le donne buone d’America” Roma, 24 giu – La Corte Suprema americana che estende il diritto alle armi, come pubblicato anche dall’Agi potrebbe tranquillamente essere una delle notizie più inquietanti dell’ultimo mese, non fosse altro che ci pensa già la società americana stessa, ad essere inquietante. (Il Primato Nazionale)

E mentre esulta la National Rifle Association (Nra), la potentissima lobby delle armi che dichiara «vittoria» su Twitter, arriva una durissima reazione dalle massime autorità di New York Ricordando poi che «fin dal 1911 lo stato di New York ha richiesto a coloro che volevano portare un'arma nascosta in pubblico di acquistare una licenza e di farlo solo per autodifesa». (ilGiornale.it)

In questo caso, la materia del contendere era una norma dello Stato di New York che, per autorizzare al porto delle armi, richiedeva di avere (un po’ come da noi) il “dimostrato bisogno”. La notizia è stata ovviamente commentata in senso negativo dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha dichiarato: “questa sentenza contraddice sia il buon senso sia la Costituzione e darà problemi a tutti noi. (Armi e Tiro)