Strage Bologna, dal corteo antifascista al minuto di silenzio: il videoracconto del 2 agosto

Repubblica TV INTERNO

Un corteo antifascista con diverse sigle, tra anarchici, Usb e Potere al Popolo ha percorso le strade di Bologna, a quarant'anni dalla strage, per dire "no" alla manifestazione negazionista dei militanti di estrema destra, in programma sempre per il 2 agosto.

Al termine della commemorazione, i familiari delle vittime hanno affollato la sala d'aspetto, posando fiori ai piedi della lapide che ricorda le 85 vittime dell'attentato fascista. (Repubblica TV)

Se ne è parlato anche su altri media

Gli italiani hanno assistito inermi ad attentati di ogni genere: omicidi di militanti politici, poliziotti, magistrati. E stragi crudeli, terribili, come quella alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 che causò 85 morti e 200 feriti e che, nonostante la condanna definitiva dei tre autori neofascisti, continua a essere avvolta nel mistero. (Corriere della Sera)

Secondo un tweet di Andrea Palladino, documentarista e autore di libri proprio sulla bomba del 1980 alla manifestazione romana ha preso parte lo stesso Ciavardini. In serata è prevista una manifestazione «negazionista» anche a Bologna (Corriere della Sera)

Tante domande, fatti evidenti, piste e ricostruzioni che non hanno mai avuto una risposta e un approfondimento. Prima del silenzio è stato letto il seguente comunicato:. “Oggi 2 agosto 2020, a distanza di 40 anni dalla strage si osserveranno due minuti di silenzio, il primo minuto per le 86 vittime, il secondo minuto sarà per la verità non ancora ottenuta”> > NESSUNO DI NOI ERA BOLOGNA (Rietinvetrina)

Poco dopo Carlo Alberto partì per Bologna: allora non c’erano i telefonini e per avere notizie immediate occorreva recarsi sul posto. l’appello. . serena arbizzi. . «Dopo 40 anni di depistaggi vogliamo sapere chi sono i mandanti della strage. (La Gazzetta di Modena)

Ci saranno anche due taxisti in attesa di clienti, fermi nel posteggio davanti all’edificio polverizzato dallo scoppio. Gente normale, di tutte le età e provenienze che sapeva di vita quotidiana: chi lavorava, chi stava andando in vacanza e chi rientrava dalle ferie. (Corriere della Sera)

Con Giorgio Napolitano al Viminale, e poi per nove anni al Quirinale, non un documento è stato fatto uscire dagli archivi più nascosti. Ovvero dagli apparati, spionistici e mediatici, che quelle stragi avevano organizzato e poi coperto. (L'AntiDiplomatico)