Pensioni, ultim'ora: ecco cosa hanno deciso Governo e sindacati

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Qualora dovesse essere Quota 102, quindi, la soluzione scelta, lo scalone che si verrebbe a creare al termine di Quota 100 verrebbe ridotto in quanto solamente di due anni.

Pensioni: la soluzione del Governo per il dopo Quota 100. La soluzione preferita dal Governo è quella che risponde al nome di Quota 102.

Va detto comunque che a differenza di Quota 100 questa nuova misura prevede anche un taglio sull’assegno. (Money.it)

Su altre fonti

In particolar modo, si chiede l’inserimento della categoria dei lavoratori fragili a rischio coronavirus. I lavoratori fragili che risultano a rischio coronavirus, potrebbero avere la possibilità di andare in pensione anticipatamente nel 2021 attraverso l’Ape Sociale. (Consumatore.com)

In lizza anche Quota 41 per tutti, anche se si tratta di una misura troppo costosa. I sindacati continuano a sostenere Quota 41 anche se sembra più probabile l’arrivo di Quota 102. (The Italian Times)

In alcuni casi, previsti dalla legge Amato del 1992, è possibile accedere, sempre al compimento dei 67 anni ma con soli 15 anni di contributi. La normativa italiana prevede che per accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni sia necessario maturare almeno 20 anni di contributi. (Money.it)

Questa soluzione, tuttavia, che potrebbe applicarsi anche all’eventuale quota 102 o all’uscita dal lavoro con 41 anni di contributi, non raccoglierebbe grossi consensi. Ad esempio, riesco ad andare in pensione a 62 anni con 38 di contributi, cioè 5 anni prima dell’età pensionabile ufficiale? (InvestireOggi.it)

Nel dettaglio della riforma complessiva della previdenza si entrerà nella prossima riunione già fissata per il 25 settembre. Positiva anche la proposta della staffetta generazionale e la gestione delle crisi aziendali con alcuni correttivi al contratto di espansione». (Il Messaggero)

Quota 100, la finestra che permette ai lavoratori che hanno raggiunto i 62 anni di età e i 38 di contributi versati di andare in pensione, sarà operativa ancora nel 2021 ma non verrà rifinanziata. I sindacati infatti hanno avanzato una controproposta, quota 41, con cui andrebbe in pensione chi ha versato 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica. (Silenzi e Falsità)