Tragedia Mottarone, parla la zia da Israele: “Non abbiamo rapito Eitan, non avevamo scelta”

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Per i parenti israeliani i genitori avrebbero voluto che Eitan crescesse in Israele.

Da Israele difende la sua famiglia dall'accusa di rapimento di persona la zia materna del piccolo Eitan, il bambino di 6 anni unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone dello scorso giugno.

Tragedia Mottarone, parla la zia da Israele: “Non abbiamo rapito Eitan, non avevamo scelta” Sulla notizia del trasferimento improvviso in Israele del piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, la zia materna dall’estero difende così la sua famiglia dall’accusa di sequestro di persona: “Non abbiamo rapito Eitan, non avevamo scelta”. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Eitan rapito e portato in Israele: nonno condannato per maltrattamenti. “Il nonno materno di Eitan è stato condannato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della sua ex moglie, la nonna materna, e tutti i suoi appelli sono stati respinti in tre gradi di giudizio”, ha dichiarato ad Adnkronos la donna I nonni materni, in possesso del passaporto israeliano del piccolo, lo hanno portato in Israele senza avvertire gli zii paterni nella serata dell’11 settembre. (Virgilio Notizie)

'è anche un risvolto ticinese nella vicenda del piccolo Eitan, il giovane superstite della tragedia del Mottarone, che stando ai familiari che lo avevano in affidamento sarebbe stato rapito dal nonno, che lo ha poi riportato in Israele a bordo di un jet privato. (Ticinonline)

Un intrigo internazionale che mette contro non solo due famiglie ma due nazioni, due comunità. Ieri il Jerusalem Post ha riportato la posizione del ministero degli Esteri israeliano, che starebbe «verificando l'informazione» del sequestro del piccolo (ilGiornale.it)

La zia paterna Aya Biran (Ansa). Con quel passaporto Peleg è riuscito a passare i controlli e a partire col piccolo Il piccolo Eitan dunque, dopo tutto quello che gli è successo, è al centro di una partita delicatissima che ha sullo sfondo anche interessi economici. (L'Unione Sarda.it)

«Lui non sa di essere stato portato via, insomma di essere stato rapito. Ma non è servito: sono venuti alle 11 del mattino (ieri, ndr) e avevano il diritto di stare con Eitan fino alle 18 (Corriere della Sera)

Sulla possibilità di farlo tornare in Italia, Gali Peleg è stata netta: «Il lato legale non ci interessa Scontro tra parenti TORINO Mottarone, altri 11 indagati CRONACA Video CRONACA Funivia Mottarone, legale della famiglia di Eitan: «Quanto. (Il Messaggero)