Roberto Mottura, l’architetto ucciso a Piossasco: lasciò la sua villa perché era isolata

Corriere della Sera INTERNO

Sua madre era nata e cresciuta su quella collina, dove il padre Attilio aveva realizzato la grande villa agli inizi degli anni Novanta

Quello, del resto, era il mondo di Roberto, architetto con la passione per lo sci e per il ciclismo.

Troppo isolata per Laura che, dopo la nascita del figlio Tommaso, ha cominciato a desiderare una nuova casa.

Dopo il matrimonio sono andati a vivere nella grande villa di famiglia, sulla collina di Piossasco, dove Roberto Mottura era cresciuto. (Corriere della Sera)

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in foto: Roberto Mottura. I ladri che hanno ucciso durante un furto in casa sua Roberto Mottura, l'architetto 49enne di Piossasco nel Torinese, avevano minacciato anche la moglie dell'uomo prima del suo intervento e dello sparo fatale. (Fanpage.it)

I ladri che ieri notte sono entrati in casa, invece, gli hanno sparato e lo hanno ucciso. A casa dei genitori i ladri erano entrati più di una volta e ci avevano provato anche in via del Campetto 33 senza, però riuscirci (La Repubblica)

Rinvenuto un bossolo verosimilmente sparato da un malvivente a seguito colluttazione con la vittima, che potrebbe essere stata attinta allo stomaco. Sorpresi subito dal proprietario dentro casa, non dovrebbero essere riusciti a rubare nulla. (Telecity News 24)

Dopo il furto dell'altra notte mentre gli abitanti dormivano, fra le 11 e le 11.30 di mercoledì 9 giugno i soliti ignoti sono entrati all'interno di un'altra casa mentre la proprietaria era uscita. Il primo in via di Creto, dove i ladri hanno svaligiato un'abitazione due notti prima, l'altro in corso de Stefanis a Marassi. (GenovaToday)

Chiede che venga fatta luce su quanto accaduto la scorsa notte nella villetta di via del Campetto 33 dove viveva il figlio con la moglie e il figlio. entrano in CASA nella NOTTE, ma lui li SORPRENDE: ucciso con un COLPO di PISTOLA allo stomaco. (iLMeteo.it)

«Quando sono arrivato, avvertito dalle forze dell'ordine, Roberto era ancora a terra, in un lago di sangue - ha raccontato il fratello Enrico -. Collaboratore nel lavoro da anni e compagno di pedalate nella vita, non abbiamo parole per descrivere quanto è accaduto. (ilGiornale.it)