Coronavirus, Putin annuncia la vaccinazione di massa in Russia

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Giornale di Sicilia ESTERI

Lo riporta Interfax.

La vice premier Tatyana Golikova, che ha la delega sulla lotta al coronavirus, ha detto che il sistema «è pronto» e che la vaccinazione di massa inizierà il «18 gennaio».

«Dobbiamo passare da una vaccinazione su larga scala ad una vaccinazione di massa».

Lo ha detto Vladimir Putin in una riunione con il governo, notando come l’industria abbia superato i volumi di produzione previsti di vaccino Sputnik V. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo riporta il sito web del quotidiano governativo Rossiyskaya Gazeta. Navalny, si legge, “ha smesso di comunicare con l’ispettorato, anche se è costretto a farlo regolarmente a causa della sua sospensione condizionale della pena”. (RSI.ch Informazione)

Sul quotidiano online Il Post la notizia diventò «Putin dice che», e fu messa in second'ordine. agosto Forse non lo ricordate, ma quando Putin parlò del suo vaccino era il 10 agosto 2020. (Liberoquotidiano.it)

«Il 17 gennaio torno a casa, venite a prendermi», ha scritto Navalny, che si trova ancora in Germania, dove negli ultimi mesi è stato curato a seguito del presunto avvelenamento subito la scorsa estate. (Ticinonline)

Non ho scelto di andare in Germania, ci sono stato portato dentro un box della rianimazione, per un motivo molto semplice: hanno cercato di uccidermi». È dai tempi di Mandela e Walesa che la sfida a un regime non veniva incarnata a tal punto da una sola persona. (La Stampa)

Mentre era ancora in convalescenza, il Servizio penitenziario federale lo ha convocato a Mosca da un giorno all’altro. E ieri, in effetti, il principale esponente dell’opposizione a Vladimir Putin ha annunciato che domenica arriverà a Mosca su un volo low cost per riprendere la sua lotta. (Corriere della Sera)

La domanda per l'autorizzazione all'uso di emergenza dello Sputnik V è stata presentata dall'Rdif il 22 dicembre. Sputnik V - già distribuito in Russia e registrato in Serbia, Algeria, Argentina, Bolivia, Bielorussia e Palestina - potrebbe presto ottenere il via libera di Bruxelles. (ilGiornale.it)