L. Bilancio: Bonomi, otto miliardi non bastano, ne servono 13

LaPresse INTERNO

Abbiamo sempre dichiarato che i fondi per il fisco debbano essere messi tutti sul taglio contributivo del cuneo fiscale, per mettere più soldi nelle tasche degli italiani per dare un segno e stimolare la domanda interna”.

Così il presidente di Confindustria Carlo Bonomi a margine di una iniziativa a Potenza

Roma, 22 nov.

(LaPresse) – “Otto miliardi sono pochi, ne servono almeno 13 su un taglio forte contributivo del cuneo fiscale. (LaPresse)

Ne parlano anche altre testate

Tagliare il costo del lavoro non è più procrastinabile, considerato anche il rincaro dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici, che in taluni casi sta rendendo antieconomico produrre”. (LaPresse)

L’Università di Sassari è partner dell’iniziativa nell’ambito delle attività della Terza missione con particolare riferimento alle politiche comunitarie Next Generation EU declinate sul nostro territorio. (Sardegna Reporter)

Sulla carta è la soluzione più semplice: ridurre di due punti l’aliquota Irpef del 38%, quella che si applica allo scaglione di reddito tra i 28 mila e i 55 mila euro l’anno, vorrebbe dire anticipare a vantaggio del ceto medio una delle indicazioni-chiave date dalle commissioni Finanze di Camera e Senato nella loro indagine sulla riforma fiscale. (Il Mattino)

E d’altra parte si tratta di un intervento relativamente semplice da attuare, che non interferirebbe con il riassetto successivo. I contribuenti coinvolti sarebbero poco più di 9 milioni, quelli che avendo un reddito annuale dai 28 mila euro in su sono toccati da questa aliquota. (Il Messaggero)

Durante l’incontro di qualche giorno fa con i sindacati, il ministro Franco avrebbe espresso una sua preferenza per il taglio delle aliquote. Sulla riduzione dell’Irpef, come ha spiegato il sottosegretario Pichetto, «il punto di congiunzione» tra tutte le forze politiche, è agire sul ceto medio. (Il Messaggero)

Le due parti hanno inoltre sottolineato l’importanza del “continuo approfondimento” delle relazioni marocchino-israeliane Le due parti hanno anche espresso il loro “sostegno” al nuovo inviato personale del segretario generale dell’ONU, Staffan de Mistura, nella guida del processo politico relativo al Sahara, condotto sotto l’egida delle Nazioni Unite. (LaPresse)