Usa, sussidi disoccupazione oltre soglia 3 milioni ai massimi storici

Il Messaggero ECONOMIA

«In pratica è stato spazzato via un anno e mezzo di crescita del mercato del lavoro», aggiungono altri.

E impallidisce anche il record delle 665.000 unità registrato nel marzo del 2009, al picco della crisi finanziaria.

Il rally dei listini è dettato dagli investitori che guardano al piano di stimoli in dirittura d'arrivo.

Pur promosso in modo bipartisan il maxi piano suscita delle perplessità: potrebbe infatti bastare per alcunimesi ma se le chiusure si prolungheranno servirà di più, molto di più. (Il Messaggero)

Su altre testate

Gli iscritti alle liste di disoccupazione negli Usa nella settimana conclusa lo scorso 12 marzo volano a 3.283.000 di unità, oltre 3 milioni di unità più della precedente settimana, per l'impatto della crisi del coronavirus. (AGI - Agenzia Italia)

Nella scorsa settimana, le richieste sono risultate pari a 3,28 milioni unità, rispetto alle 282mila unità della settimana precedente (preliminare 281mila). Le stime degli analisti erano per un aumento a 1,66 milioni. (Finanzaonline.com)

Usa, sussidi disoccupazione record: 3,3 milioni in una settimana Il precedente massimo di 695.000 richieste risale al 1982. Venerdì 3 aprile il dato sulla disoccupazione. (Il Sole 24 ORE)

Disoccupati, sospesi gli obblighi di ricerca di lavoro per i percettori di Naspi: i paradossi del coronavirus. La situazione che si è venuta a creare per via dell’emergenza coronavirus crea una serie di paradossi per i tanti disoccupati che rischiano di trovarsi senza più il sussidio Naspi e senza la possibilità di trovare un nuovo lavoro. (Money.it)

la misura normale; le aspettative per oggi raggiungono i 3 milioni di unità: ben quattro volte rispetto al precedente record storico, fissato nel 1982. Ma non si può rimanere insensibili davanti all’inversione di tendenza fatta registrare negli Stati Uniti dal rapporto fra mercato azionario (S&P500) e mercato obbligazionario (Treasury Bond). (Yahoo Finanza)

Record storico per i sussidi ma il peggio deve ancora venire. Questi numeri sono davvero inquietanti se si considerano i tempi: è chiaro che l'aumento dei sussidi è legato alla diffusione del Covid-19 negli Stati Uniti, così come conferma la corrispondenza tra gli Stati più colpiti dall’outbreak del coronavirus e le richieste di sussidi. (Investire.biz)