Fermi tutti. La rottura fra Letta e Calenda potrebbe essere una cosa buona

L'HuffPost INTERNO

Presentandosi unito, cioè presentando un unico candidato, la coalizione di destra parte certamente avvantaggiata nella competizione per la conquista dei collegi uninominali, dove la vittoria, il seggio, viene assegnata a chi ottiene un voto in più

Non tutti i mali vengono per nuocere, recita un diffuso proverbio, e così potrebbe essere anche per i partiti del centro sinistra che si presenteranno divisi alle prossime elezioni, dopo la rottura del patto di Calenda con Letta. (L'HuffPost)

Su altri giornali

Già - mette le mani vanti - era "difficile la rimonta sul centrodestra con Calenda, figurarsi senza Azione". Una mazzata per Meloni e Salvini: come cambiano le cifre. Oltre al Pd, a pagare un caro prezzo è Azione. (Liberoquotidiano.it)

Lorenzo Pregliasco, che contraccolpo avrà sul Pd la rottura con Azione? Sicuramente avere più collegi uninominali da dividersi potrebbe essere accolto bene all’interno del partito, perché cade il rapporto 70%/30% che era una clausola dell’accordo con Carlo Calenda. (L'HuffPost)

Quando gli chiedono chi guiderà, nel caso, la coalizione tra lui e Calenda, Renzi taglia corto: "È l'ultimo dei problemi" E così, nella mattinata di martedì 9 agosto, ecco un attivissimo Renzi: interviste al Messaggero, comparsate in tv, insomma presenza martellante. (Liberoquotidiano.it)

Calenda potrebbe dire la stessa cosa: sono fatto così. L'ex ministro ascritto, e ascrittosi, per mancanza di prove nella coalizione di centrosinistra in realtà di prove di quale sia la sua zona politica davvero ne ha date diverse (L'HuffPost)

La manovra di Carlo Calenda e del suo partito Azione, che a pochi giorni dalla firma dell'accordo con il Partito Democratico si è chiamato fuori dalla coalizione di centrosinistra, fa parte di questi fattori. (Today.it)

Fuori dal centro di Roma e dai salotti chic disseminati su e giù per l'Italia Calenda è uno sconosciuto, una curiosa macchietta frutto della fantasia tutta italiana di sfornare personaggi improbabili e farli passare per statisti. (Liberoquotidiano.it)