Immobili, stop alla vendita e all'affitto di case con bassa certificazione energetica

LA NAZIONE ECONOMIA

La misura è però ancora un'ipotesi: deve essere discussa e votata in Commissione e in Parlamento Ue e poi recepita dai singoli stati.

Roma, 11 dicembre 2021 – Dal 2030 o dal 2033 gli immobili in classe energetica bassa non potranno essere né venduti né affittati.

E' la proposta della Commissione europea per ridurre le emissioni di gas serra.

Inoltre sarebbe prevista già una deroga di tre anni (dal 2027 al 2030) per i condomini e per chi acquista un immobile impegnandosi a riqualificarlo

Un programma ambizioso, tenuto conto anche dello stato degli immobili nel nostro Paese. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altri media

L’ipotesi dell’Unione sarebbe di far applicare i nuovi parametri dal 2027, per avere già nel 2035 l’intero parco immobiliare improntato agli standard minimi fissati”. Di fatto, si tratterebbe di rimuovere i balconi o ridimensionarli in modo devastante, con costi pazzeschi e con un impatto estetico imbarazzante. (CatanzaroInforma)

Altrimenti il rischio è quello didare il colpo di grazia a un settore, quello immobliare, che sta iniziando adesso a riprendersi - e a fatica - dalla crisi". Per il presidente di Confedilizia, "gli effetti sarebbero drammatici sul piano economico" perché "un numero enorme di immobili perderebbe il proprio valore sul mercato, e parliamo di milioni di immobili. (AGI - Agenzia Italia)

Oggi il 75% del parco immobiliare dell’Unione europea è energeticamente inefficiente, questo comporta uno spreco enorme di energia Fa discutere la direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, alla quale la Commissione europea starebbe lavorando, nell’ambito del programma Fit for 55, che sarebbe varata nei prossimi giorni. (Il Fatto Quotidiano)

Dal 2030 o dal 2033 i proprietari degli immobili con una certificazione energetica troppo bassa potrebbero non poterli più vendere né affittare. In Italia quanti immobili hanno una classe energetica bassa? (LA NAZIONE)

Per gli edifici più ‘datati’, la portata del rinnovo obbligatorio della classe energetica dovrà essere proporzionata e fattibile rispetto a quella da cui si parte In Italia, la percentuale di immobili appartenenti alla classe energetica G è ancora la maggiore: circa un terzo degli edifici residenziali, contro il 4%, ad esempio, delle case nei Paesi Bassi. (Il Fatto Quotidiano)

Bisogna mettere tutti i cittadini nella condizioni di ammodernare le loro abitazioni, per esempio estendendo il superbonus, o modificare il testo». L’annunciata direttiva Ue rischia oltretutto di deprezzare il valore degli immobili di chi non potrà permettersi gli interventi di riqualificazione a parità di Imu. (ilmessaggero.it)