Terremoto in Turchia, è morto di fatica il cane soccorritore Proteo: "E' un eroe"

Gazzetta del Sud ESTERI

Il devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria ha causato vittime anche tra i soccorritori, sia umani che animali. Poco tempo fa, il cane soccorritore messicano Proteo è stato vittima della fatica ed è crollato. La notizia è stata resa pubblica dal compagno umano Private Villeda e dal Segretariato per la Difesa Nazionale messicano (Sedena) che, in un commovente comunicato sui social, ha voluto ricordare il sacrificio di quello che è stato definito un eroe. (Gazzetta del Sud)

Se ne è parlato anche su altri media

All'Adnkronos Salute, Sara Montemerani, medico specializzato in medicina d'urgenza-emergenza, racconta il suo lavoro tra le macerie del terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria. Scene terribili, difficili pure da immaginare. (Secolo d'Italia)

Una madre e i suoi due bambini sono stati estratti vivi dopo essere rimasti sepolti per 228 ore sotto le macerie di uno degli edifici che e' crollato a causa del terremoto ad Antiochia, una delle citta' del sud est della Turchia piu' colpite dal sisma. (Tiscali Notizie)

Sei vigili del fuoco spagnoli hanno descritto una situazione di totale devastazione nella città di Adiyaman, in Turchia, dove interi palazzi sarebbero stati abbattuti con le persone ancora al'interno. (Fanpage.it)

La donna viene trasportata in barella da sei persone che camminano in punta di piedi tra i detriti dei palazzi sventrati, poi i soccorritori si abbracciano e riprendono le ricerche. Dieci giorni schiacciati sotto i resti di un palazzo sbriciolato, poi il miracolo . (Gazzetta del Sud)

Due uomini di 26 e 34 anni sono stati estratti vivi dopo 261 ore sotto le macerie di un ospedale privato nella città turca di Hatay. Mehmet Ali Sakiroglu, uno dei due uomini tratti in salvo aveva portato il figlio in ospedale il giorno prima del terremoto, riferisce Anadolu. (La Sicilia)

Il caso del tentato rapimento Ci sarebbe stato un tentativo di rapimento per Aya, la neonata sfuggita alla devastazione del terremoto in Turchia e Siria. Aya in arabo significa "miracolo": la neonata era stata infatti trovata viva sotto le macerie nel nordovest della Siria ancora attaccata al cordone ombelicale. (Today.it)