L'inflazione italiana frena contro le previsioni a maggio

Morningstar ECONOMIA

L'inflazione italiana è rallentata in maniera decisa su base annua a maggio, grazie alla frenata dei prezzi energetici non regolamentati, come reso noto dall'Istat mercoledì 31 maggio. I prezzi al consumo in Italia sono cresciuti del 7,6% su base annua a maggio dopo essere aumentati dell'8,2% nel mese precedente. Il mercato prevedeva un'accelerazione al 9,2%. La decelerazione del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, saliti del 21% dopo l'aumento del 27% del mese precedente, e, in misura minore, degli alimentari lavorati, su del 13% dall'incremento del 14% di aprile, degli altri beni, su del 5,1% dal 5,3%, e dei servizi relativi ai trasporti, su del 5,5% dal 6,0%. (Morningstar)

Se ne è parlato anche su altri giornali

l tasso ha toccato il livello più basso dal febbraio 2022, pur rimanendo significativamente superiore all’obiettivo della Banca Centrale Europea del 2,0%. (Scenari Economici)

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Veniamo ai dati diffusi stamattina dall’Eurostat. Nella stima preliminare l’inflazione della zona euro è scesa più delle aspettative nel mese di maggio, attestandosi al 6,1% rispetto al 7% di aprile. Inflazione frena a maggio (Borse.it)

Lo rileva la prima stima di Eurostat. L’inflazione è scesa più delle attese in Germania (da 7,6% a 6,3%), Francia (da 6,9% a 6%) e Spagna (da 3,8% a 2,9%). (Il Fatto Quotidiano)

Il carovita torna su livelli pre-guerra. Lagarde ribadisce che resta strada da fare sui tassi, ma riconosce l’impatto Bce sul credito. (Milano Finanza)

Una quantità notevole, concentrata in uno spazio molto circoscritto. "Sono caduti quasi 40 litri al metro quadro in un'ora". (Alto Adige)