Fiammetta Borsellino: "Mio padre e Falcone consegnati alla Mafia dai colleghi"

Corriere dell'Umbria INTERNO

Perché nessuno ha voluto guardare dove si doveva guardare da subito: a quel palazzo di giustizia covo di vipere, come lo chiamava mio padre".

Io oggi da figlia sono consapevole che mio padre è morto perché è stato abbandonato dai suoi colleghi.

Nessuno, dico nessuno dei magistrati presenti, mi ha avvicinato anche solo per salutarmi

19 maggio 2022 a. a. a. Ieri, mercoledì 18 maggio, Giovanni Falcone avrebbe compiuto 83 anni. (Corriere dell'Umbria)

La notizia riportata su altre testate

Tra coloro che vi hanno partecipato vi è Gioacchino Natoli, 75 anni, che faceva parte del pool antimafia di Palermo insieme a Falcone e Borsellino. La lotta alla mafia è costata la vita a Falcone e Borsellino. (Italia Oggi)

Giovanni Falcone, il romanzo”. E’ dedicato ai ragazzi fra gli 11 e i 13 anni l’incontro in Arena Bookstock con Luigi Garlando, Rosario Esposito La Rossa e Dario Levantino, i cui libri ripercorrono la storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. (La Stampa)

Dal 1992 in poi si è dedicata alla Fondazione Giovanni Falcone di cui è la presidentessa Il fratello Giovanni è nato nel 1939. (ControCopertina)

Perchè nessuno ha voluto guardare dove si doveva guardare da subito: a quel palazzo di giustizia covo di vipere, come lo chiamava mio padre Sono passati 30 anni e ormai ci siamo rassegnati all’idea che noi familiari di tutte le vittime delle stragi non avremo mai una verità giudiziaria. (la Repubblica)

di ALESSIA RASTELLI, una delle nostre inviate a Torino. Sono quasi 17 mila gli studenti prenotati nell’Arena Bookstock dedicata ai più giovani. «Mostrateci voi la strada» ha invitato sia loro sia i numerosi ragazzi nell’Arena: «Serve più creatività, nuovi modelli di vita che diano meno valore al denaro e al consumismo. (Corriere della Sera)

Noi stessi, noi figli siamo andati avanti e crediamo ancora nell’essenza di quello stesso Stato in cui credeva mio padre. È accettabile, fa parte della loro natura, che i mafiosi si trincerino dietro i «non ricordo». (L'Espresso)