È morto il teologo Hans Küng

la Repubblica ESTERI

Nel saggio Küng negava l’esistenza reale dei Adamo ed Eva e dell’episodio del peccato originale, stimolando nuovamente un accesso dibattito.

Il 1970 segnò nei rapporti con la Chiesa cattolica uno spartiacque: la pubblicazione del volume Infallibile?

Teologo e intellettuale, autore di numerose opere, Küng, si era interessato anche al rapporto tra religione e scienza.

È morto il teologo svizzero Hans Küng (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Gran conoscitore del fugace mondo delle note e dell'importanza che esso ricopre, lo ha dimostrato in “Musica e religione 2' di lettura. La scomparsa del teologo svizzero Hans Küng (nato nel 1928) rende orfano il mondo cristiano di uno studioso attento, critico, profondo. (Il Sole 24 ORE)

Non è colpa mia se il personaggio era contrassegnato da quella che Vittorio Messori, dopo un contatto ravvicinato, definì «virulenza» E invece era proprio un sacerdote cattolico, ordinato nel 1954 addirittura a Roma, dopo studi da immaginarsi brillanti alla Pontificia Università Gregoriana. (ilGiornale.it)

Era il 1970 e Hans Küng pubblicò Infallibile?, diventato subito uno dei suoi libri più noti e venduti. È morto a 93 anni l’intellettuale svizzero: grande studioso di storia delle religioni, era noto internazionalmente per la sua diffidenza e critica nei confronti della Chiesa cattolica. (Il Fatto Quotidiano)

Quale è stato il suo rapporto con Küng? Nel 1961 ho conseguito il titolo di dottore in teologia e subito dopo, fino al 1964, sono stato assistente dei professori Leo Scheffczyk e Hans Küng. (Vatican News)

Una corrente di pensiero che ha avuto protagonisti principali (da Michael Novack a George Weigel) e minori negli Usa. Anzi, in un certo senso Ratzinger ne è stato anche la prima vittima ma, alla fine, non si è prestato (L'HuffPost)

È morto ieri, nella sua casa di Tubinga in Germania, all’età di 93 anni, il teologo svizzero Hans Küng. Aveva acquistato notorietà anche al di fuori delle aule universitarie per aver duramente contestato il dogma dell’«infallibilità» del papa, stabilito dal Concilio Vaticano I nel 1870, quando sulla cattedra di Pietro sedeva Pio IX. (Il Manifesto)