Pensioni, le soluzioni per l’uscita nel 2020

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Nel 2020, ma è già previsto fino al 2022 incluso, il requisito per la vecchiaia non cambierà.

Si va da Quota 100 a Opzione donna, dall’Ape sodai ai canali di uscita anticipata riservati a chi ha accumulato molti anni di contribuzione.

Accanto alla pensione di vecchiaia ci sono quella anticipata, Opzione donna, alcune soluzioni ad hoc per determinate categorie di lavoratori e soprattutto, nel triennio 2019-2021, Quota 100.

Una platea che potrebbe cogliere l’occasione e quindi smettere di lavorare in media 4-5 anni prima dei 67 anni di età. (next)

La notizia riportata su altri media

“Dal mese di febbraio - scrive l’ente previdenziale - sarà ripristinato il pagamento dell’importo corretto e verrà restituito quanto recuperato sulla mensilità di gennaio 2020″. A segnalare l’errore è stata la Spi Cgil che ha immediatamente attivato una verifica in tutte le Leghe pensionati in Umbria. (La Sicilia)

A gennaio 2020, infatti, l’Inps ha sbagliato i calcoli emettendo assegni più bassi del dovuto. I pensionati, quindi, riceveranno un rimborso per riparare all’errore nelle pensioni di gennaio 2020 e, con tutta probabilità, verrà inserito nell’assegno di febbraio. (idealista.it/news)

Per questo motivo l’assegno di gennaio 2020 è arrivato più basso e per questo più di 100 mila pensionati hanno ricevuto un assegno previdenziale meno corposo dei mesi precedenti. Chi ha ricevuto la pensione più bassa a gennaio non deve preoccuparsi perché c’è stato soltanto un problema di calcolo. (Inews24)

Tuttavia, c’è anche chi sostiene che in alcuni casi la diminuzione dell’assegno superi le 100 euro (importi non confermati). Il che vuol dire che i pensionati che hanno ricevuto l’ammanco sul cedolino nel mese di gennaio, con il mese di febbraio riceveranno la pensione più la differenza che non è stata elargita a gennaio. (Notizie Ora)

Si tratterebbe di una diminuzione che varia dai 60 ai 300 euro, ma che non coinvolge tutti i pensionati. A causa di un errore dell’Inps, infatti, almeno 100.000 persone hanno ritrovato una cifra più bassa nell’assegno erogato dall’Istituto. (Thesocialpost.it)

editato in: da. A gennaio circa 100mila pensionati italiani hanno ricevuto un assegno previdenziale più basso del previsto. Come ha spiegato l’Inps, sono le pensioni “oggetto di una sentenza della Corte costituzionale” che aveva dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione per alcuni assegni e per questo era stato ricalcolato. (QuiFinanza)