Iran, ritrovata senza vita Nika Shakaram, 17 anni

Io Donna ESTERI

È la sera del 20 settembre quando Nika Shakarami scompare nel nulla. Ha appena 17 anni, anzi, li avrebbe compiuti di lì a poco, il 2 ottobre. È stata ritovata senza vita dalla zia. C'è chi dice nell'obitorio di un centro di detenzione, chi per strada. Fatto sta che questa (Io Donna)

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Si era unita alle protesta per la morte di Mahsa Amini e, dopo la sua scomparsa, è stata poi ritrovata senza vita, col cranio fracassato: questo quanto accaduto alla diciassettenne iraniana Nika Shakarami, un'adolescente che amava la vita e che cantava per divertimento. (ilGiornale.it)

Una ragazza di 17 anni, Nika Shakarami, è morta durante le proteste in Iran per l'uccisione di Mahsa Amini . La famiglia ha trovato il cadavere solo dopo 10 giorni e gli stessi genitori hanno denunciato che le forze di sicurezza hanno rubato il corpo per seppellirla segretamente in un villaggio. (Sky Tg24 )

In un video diffuso sui social network si vede la 17enne Nika Sharakami mentre canta una canzone tratta dal film Soltan Ghalbha (Re di Cuori). Si tratta di una storia che risale al 1968 e che tutti gli iraniani conoscono: Una parte del mio cuore mi dice di andare, andare. (Open)

“L’obiettivo – ha commentato Felicio De Luca – Commissario straordinario del “Villaggio dei Ragazzi”, è quello di formare, anche attraverso la partecipazione ad eventi del genere, figure professionali che uniscono alla sicura padronanza delle materie di settore studiate a scuola importanti competenze riguardanti tutto ciò che è settore alberghiero WhatsApp Facebook Twitter Email Print. (Caserta Web)

Nika era scomparsa da circa 10 giorni dopo aver preso parte a una delle tante proteste tenutesi in tutto il Paese in seguito alla morte di Mahsa Amini. Il corpo della sedicenne di Khorramabad, nell’ovest dell’Iran, sarebbe stato rubato dalle forze di sicurezza e sepolto in un villaggio vicino all’insaputa della sua famiglia. (Il Fatto Quotidiano)

Stavano protestando contro i bassi salari, le richieste curriculari sempre più pesanti per gli studenti, le cattive condizioni nelle scuole e la mancanza di libertà di pianificazione delle lezioni. (LaPresse)