Astrazeneca: l'Ema valuta l'efficacia di Evusheld, il nuovo farmaco anti-Covid

IL GIORNO ECONOMIA

"La revisione proseguirà - fa sapere l'agenzia - finché non vi saranno evidenze sufficienti per consentire all'azienda di presentare una richiesta formale di autorizzazione all'immissione in commercio".Infatti si dovrà valutare, in primis, la conformità di "Evusheld" e del suo mix monoclonale ai consueti standard europei; tempistiche che, rassicura l'ente, "grazie al meccanismo della rolling review o revisione continua, dovrebbero richiedere meno tempo del normale per valutare un'eventuale domanda di via libera"

Lo ha da poco reso noto l'Agenzia europea del farmaco (Ema) che, dopo i risultati ottenuti dai dati preclinici (studi di laboratorio e su animali), ha iniziato a esaminare anche altri "parametri", concentrandosi soprattutto sulla qualità e sull' efficacia del possibile nuovo trattamento. (IL GIORNO)

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La decisione ‘si basa sui risultati preliminari di studi clinici, che suggeriscono che il medicinale può aiutare a proteggere dalla malattia”. Le rilevazioni sono relative al periodo tra il 16 settembre e 13 ottobre: senza il Green Pass le prime dosi attese erano 1.208.272; con l’approvazione dell’obbligo si sono invece registrate 1.768. (Agenpress)

“La revisione continua continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per consentire all’azienda di presentare una domanda formale di autorizzazione all’immissione in commercio”, spiega ancora l’Ema. (Salernonotizie.it)

Il tutto quando, in Europa, l'Est fa registrare nuovi contagi. Una situazione da "sistemare" quella orientale, magari anche con il nuovo farmaco al vaglio dell'Ema Si tratterebbe di un mediciale che corrisponde ad Evusheld ed altro non sarebbe che una combinazione di due anticorpi monoclonali. (Redazione AriaMediterranea)

Inoltre, la media dei tamponi giornalieri da quando è stato introdotto l'obbligo è tra i 250mila e i 300mila. Regioni.it 4161 - 14/10/2021) Anche un farmaco contro la pandemia. (Regioni.it)

Secondo la casa farmaceutica riduce insorgenza sintomi del 77%. Se l’autorizzazione dell’Ema e delle agenzie nazionali dovesse arrivare come prevedibile prima della fine dell’anno la casa farmaceutica britannica prevede di produrre almeno un milione di dosi entro il 31 dicembre (Radio Colonna)

La decisione del Chmp si basa sui risultati preliminari di studi clinici che suggeriscono che il medicinale può contribuire a proteggere contro la malattia. Tixagevimab e cilgavimab sono stati progettati per legarsi alla proteina spike del SARS-CoV-2, il virus responsabile di Covid-19, in due siti differenti. (RIFday)