Covid, per Gimbe dati in Calabria ancora in miglioramento

Corriere di Lamezia INTERNO

Infine i 60-69enni con ciclo completo raggiungono la percentuale del 33,5 a cui aggiungere un ulteriore 36% solo con prima dose.

I calabresi appartenenti alla fasci 70-79 anni con ciclo completo è pari al 43,5% a cui aggiungere un ulteriore 35,1% solo con prima dose.

In materia di vaccinazioni la percentuale di popolazione con ciclo completo è pari al 22,2% a cui aggiungere un ulteriore 21% solo con prima dose. (Corriere di Lamezia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Direi assolutamente no sotto i 40 anni ma probabilmente anche sotto i 50”. La mia opinione è che, soprattutto ora che l’incidenza del virus è molto bassa, non dobbiamo correre rischi a fare vaccini a vettore virale ai più giovani. (LaPresse)

Come riporta il bollettino settimanale della Fondazione Gimbe, nella periodo di rilevazione si sono registrati oltre 7mila casi in meno (15.288 vs 22.412) e una riduzione dei decessi del 34,9% (469 vs 720). (FoggiaToday)

"Se da un lato non bisogna rallentare il ritmo della campagna vaccinale – conclude Cartabellotta – è indispensabile massimizzarne i benefici e minimizzarne i rischi, evitando al contempo di compromettere definitivamente la fiducia per i vaccini a vettore virale (AstraZeneca e Johnson&Johnson). (Telenord)

Continuano a migliorare i dati relativi all'emergenza Covid in Calabria e nel resto del Paese. Infine i 60-69enni con ciclo completo raggiungono la percentuale del 33,5 a cui aggiungere un ulteriore 36% solo con prima dose. (LaC news24)

(. Renata Gili, responsabile Ricerca sui servizi sanitari per la Fondazione GIMBE, sottolinea che "continua il progressivo svuotamento degli ospedali. E' il dato relativo agli ultimi due mesi in Italia, come riferisce la Fondazione GIMBE, a conferma di un trend dell'epidemia che sembra decisamente volgere verso il meglio, grazie anche alla campagna vaccinale sempre più massiccia. (AGI - Agenzia Italia)

In calo anche i casi attualmente positivi (181.726 vs 225.751), le persone in isolamento domiciliare (176.353 vs 218.570), i ricoveri con sintomi (4.685 vs 6.192) e le terapie intensive (688 vs 989).A smorzare l’entusiasmo ci ha pensato però il 'Rapporto Osservasalute 2020' che ha evidenziato come l’aspettativa di vita in Italia si è ridotta drasticamente nel corso dell’ultimo anno di pandemia Un netto miglioramento dovuto anche alla campagna vaccinale che negli ultimi giorni ha raggiunto i 40 milioni di dosi somministrate. (La Stampa)