Corriere della Sera 10/1/2020
Proprio Kant, Bergson e Leibniz saranno i suoi autori di riferimento, con i quali metterà in luce un problema che in una grande capitale pochi avrebbero preso sul serio: i limiti della conoscenza scientifica, il suo fondamento e le altre forme di sapere dell’esperienza umana. Se si leggono le prime righe dell’introduzione del novembre 1974 scritta da Vittorio Mathieu alla Critica della ragion pura sembra di essere davanti non solo al ritratto di Immanuel Kant, ma, fatte le dovute proporzioni…
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