Un alleato prezioso, per medici e pazienti, perché consente di effettuare interventi con una precisione senza precedenti, limitando la perdita di sangue e riducendo al minimo il fabbisogno trasfusionale. Ha quattro braccia robotiche, in grado di eseguire movimenti millimetrici con…Continua a leggere →
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La visione di un film di fantascienza porta con sé generalmente un enorme quantitativo di domande che coinvolgono la sfera del probabile e del possibile e che portano lo spettatore ad interrogarsi sulle ragioni che impediscono al mondo della ricerca ...
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Un uomo paralizzato da più di un decennio ha potuto, finalente muovere le mani, bere birra e giocare con carta e forbici, controllando un braccio robotico con i suoi pensieri. L'uomo, Erik Sorto, 34 anni, due anni fa, ha subito l'impianto in California di un paio ...
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Per la prima volta nella storia un chip è stato impiantato direttamente nell'area del cervello nella quale nascono le intenzioni, permettendo a un uomo tetraplegico di 34 anni di controllare il movimento di un braccio robotico, come se gli appartenesse.
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Erik Sorto è il nome del primo paziente al mondo che si è sottoposto ad un piccolo intervento che ha portato all’inserimento di un microchip nel suo cervello e che adesso, grazie proprio a quel piccolo circuito, può compire alcuni movimenti che per lui, paralizzato da 10 anni, erano fino […] The post Chip...
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Si parte il prossimo 4 luglio, a Phoenix, in Arizona, non appena i collaudi saranno terminati. Uno staff “umano” provvederà ad accertarsi del corretto funzionamento dei robot, controllare le forniture di cibo e materiali e per rimuovere le monete dalle casse.…Continua a leggere →
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La scienza a servizio dell'uomo. Non sempre purtroppo è così, ma stavolta qualcosa di straordinario è accaduto. Erik Soto aveva 21 anni quando è stato vittima di una sparatoria, subendo una lesione alla spina dorsale che lo ha immobilizzato dal collo in ...
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Un microchip per alleviare le sofferenze di chi è paralizzato. A mettere a punto il piccolo chip sono stati i ricercatori del California Institute of Technology, Caltech e Rancho Los Amigos National Rehabilitation Center negli Stati Uniti. Grazie ad esso, un ...
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Un chip e il braccio robotico di Erik Soto, un ragazzo di 32 anni californiano, inizia a muoversi. Con il pensiero. Un nuovo confine è stato finalmente raggiunto dalla moderna tecnologia bionica. Lo dimostra lo studio ed il video diffuso dal California Institute of ...
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Erik Soto, paralizzato da quando aveva 21 anni, riesce finalmente a controllare il braccio bionico sfruttando il pensiero. Il progresso della tecnologia oggi permette a una persona tetraplegica come lui di poter comandare un braccio meccanico con la sola ...
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La scienza a servizio dell'uomo. Non sempre purtroppo è così, ma stavolta qualcosa di straordinario è accaduto. Erik Soto aveva 21 anni quando è stato vittima di una sparatoria, subendo una lesione alla spina dorsale che lo ha immobilizzato dal collo in ...
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BRACCIANO - I francesi, ricevuti oggi in aula consiliare, saranno ospiti di famiglie di Bracciano e durante la tre giorni avranno modo, non solo di conoscere meglio Bracciano, ma anche di scoprire i territori intorno. L’iniziativa, ancora una volta, è organizzata […]
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Il California Institute of Technology ha sviluppato il primo braccio robotico interamente comandato dal cervello. Il progetto del California Institute of Technology, rispetto ad altri precedenti progetti, viene comandato da alcuni microchip, formati da 96 micro ...
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I confini della robotica si allargano a dismisura. Lo dimostra il video diffuso dal California Institute of Technology, riguardante Erik Soto, 32 anni, immobilizzato dal collo in giù per una lesione alla spina dorsale. ll ragazzo attraverso due minuscoli chip di silicio ...
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La scienza a servizio dell'uomo. Non sempre purtroppo è così, ma stavolta qualcosa di straordinario è accaduto. Erik Soto aveva 21 anni quando è stato vittima di una sparatoria, subendo una lesione alla spina dorsale che lo ha immobilizzato dal collo in ...
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Sviluppato grazie alla ricerca del California Institute of Technology, il primo braccio robotico comandato dal cervello umano. Erik Sorto, ha potuto beneficiare di questa invenzione, l'uomo paralizzato da dieci anni è riuscito grazie al pensiero a comandare il ...
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Un nuovo tipo di impianto celebrale, può permettere ad un paziente tetraplegico di spostare un braccio robotico, una grande speranza dunque, per tutte le persone affette da paralisi e di perdita degli arti. caltech-roboarm-lede Erik Sorto 34 è la prima persona ...
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Un nuovo tipo di impianto celebrale, può permettere ad un paziente tetraplegico di spostare un braccio robotico, una grande speranza dunque, per tutte le persone affette da paralisi e di perdita degli arti. caltech-roboarm-lede Erik Sorto 34 è la prima persona ...
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Movimenti fluidi e in tempo reale proprio come avviene con un braccio normale. E' questa l'ultima frontiera delle protesi bioniche per le persone paralizzate. In che modo tutto ciò è possibile? Semplice, impiantando direttamente nel cervello alcuni sensori ...
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Un uomo americano di 34 anni, Erik Sorto, paralizzato dal collo in giù, è riuscito ad afferrare un bicchiere d'acqua per bere. Una conquista enorme, ottenuta grazie a un braccio robotico comandato con la forza del pensiero. La tecnologia è stata messa a ...
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L'esperimento è stato eseguito con successo in California su Erik Soto, 32 anni, paralizzato dal collo in giù. Il suo primo gesto? Bersi una birra con un amico. Grazie a uno studio del California Institute of Technology, l'uomo ora riesce a controllare un braccio ...
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Grazie a elettrodi impiantati nel cervello un soggetto tetraplegico è riuscito a comandare un braccio robotico solo pensando all'obiettivo del movimento, come afferrare un bicchiere e portarlo alla bocca per bere. Lo ha dimostrato uno studio condotto negli ...
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Erik Sorto racconta con entusiasmo l’intervento al quale è stato sottoposto: lui è il primo uomo al quale è stato impiantata una neuro-protesi in una regione del cervello adibita alle intenzioni: l’uomo, tetraplegico, grazie al braccio robotico può comandare l’arto artificiale solo con la forza del...
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Perdere l'uso degli arti per un colpo vagante di pistola: è successo a Erik Sorto nel 2002, e se ve ne parliamo oggi nel 2015 è perché il nome di Sorto, secondo cui il dettaglio peggiore della sua quadriplegia è «non potermi versare una birra da solo», ...
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