"CdP può dare finalmente la stabilità all'azionariato di Telecom che manca da oltre 20 anni e che la sottopone ciclicamente a processi di crisi oramai quasi irreversibili." - ROMA, 06 DIC - "Le Tlc sono un settore strategico per la digitalizzazione del Paese, ad elevata intensità di capitale, che richiede margini elevati e strutture patrimoniali solide per finanziarli. Così Beppe Grillo in un post sul suo blog.
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"CdP può dare finalmente la stabilità all'azionariato di Telecom che manca da oltre 20 anni e che la sottopone ciclicamente a processi di crisi oramai quasi irreversibili." Così Beppe Grillo in un post sul suo blog. "Le Tlc sono un settore strategico per la digitalizzazione del Paese, ad elevata intensità di capitale, che richiede margini elevati e strutture patrimoniali solide per finanziarli. Per competere in questo contesto Telecom Italia deve ritrovare stabilità di azionariato…
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Esistono e possono coesistere due reti wholesale in concorrenza, come accade per la rete mobile con ineutral host di infrastruttura: Inwit, Cellnex, ecc. L’integrazione delle reti è irrealizzabile, tanto sotto Telecom (perché operatore verticalmente integrato), quanto fuori da Telecom, perché affonda quel che rimane della Telecom, come una seconda Alitalia. Lunedì 6 dicembre 2021 - 13:12. Grillo: no a spezzatino Tim, Cdp può stabilizzarla.
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Per questo, voglio condividere con voi alcune considerazioni a riguardo. "È da oltre 30 anni che parlo di Telecom. "L’avvicendamento di diverse proprietà nel tempo, dall’Opa del 1999 in poi, tutte caratterizzate da scarsa propensione a capitalizzare la società, hanno messo la Telecom nella incapacità di sostenere gli investimenti necessari a competere su scala internazionale e ad attraversare congiunture difficili come quella determinata dalla eccessiva discesa dei…
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"Le Tlc sono un settore strategico per la digitalizzazione del Paese, ad elevata intensità di capitale, che richiede margini elevati e strutture patrimoniali solide per finanziarli. "Uscita di Cdp da Open Fiber e rafforzamento del proprio ruolo istituzionale in Telecom Italia, reinvestendo la importante plusvalenza che si determina dalla vendita della quota di controllo di Of ai fondi interessati (Macquarie, Kkr, ecc)", prosegue Per competere in questo contesto Telecom Italia deve ritrovare stabilità…
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Ne consegue che anche la presenza di CdP tanto in Telecom quanto in Open Fiber non è sostenibile, dato che non giustificata da una ipotesi di fusione con la rete di Telecom, che abbiamo detto irrealizzabile”. Lo scrive il garante del M5S, Beppe Grillo, sul suo blog, in un post intitolato ‘Quale futuro per Telecom Italia?’. Esistono e possono coesistere due reti wholesale in concorrenza, come accade per la rete mobile con i neutral host di infrastruttura: Inwit, Cellnex, ecc.
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Secondo quanto riportato, infatti, sarebbe “irrealistico pensare ad uno scorporo della rete TIM e alla fusione con Open Fiber, perchè è troppo tardi”. Il rischio, per Grillo, è che lo scorporo della rete (definito un “disegno finanziario strampalato”) possa condannare a morte TIM. Precisamente, Grillo evidenzia la necessità di un’uscita di Cdp da Open Fiber e un contestuale rafforzamento del ruolo istituzionale in TIM Il parere di Beppe Grillo su TIM e Cdp.
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“L’ipotesi del controllo della rete da parte dello Stato, se fosse propedeutico a un progetto strategico a guida istituzionale verrà certamente valutato con apertura. (controllo della rete allo Stato) Tim, Beppe Grillo: più CdP nel capitale, Cassa esca da Open Fiber. CdP invece può dare stabilità all’azionariato. Tim, Beppe Grillo: instabilità azionariato la espone a disegni finanziari strampalati.
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E, del resto, perché mai Vivendi dovrebbe lasciare spazio ad un nuovo socio statunitense bruciando buona parte del suo investimento? E il governo, sotto pressione, non si è ancora espresso chiaramente su cosa intende fare. Per Colao, invece, il governo deve pensare allo sviluppo della connettività senza necessariamente passare per un maggior impegno nell’ex monopolista di Stato. Il primo è disponibile ad un intervento massiccio dello Stato in…
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Gli azionisti sono state le vittime di questo disastro: dopo la privatizzazione, la capitalizzazione di Telecom era il doppio di Telefonica, oggi è meno di un quarto. KKR è stato definito «nemico» di Telecom perché si presume voglia fare lo «spezzatino» della società, in particolare cedendo la rete fissa. Così Telefonica si espandeva in America Latina e la Spagna diventava il paese europeo con la maggior diffusione di fibra ottica .
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Tuttavia, la politica ha ricominciato a crederci, perché ora il possibile spezzatino di TIM, paventato dall’OPA di KKR, aprirebbe la strada ad uno scorporo della rete per sottrarla all’influenza di azionisti extraeuropei. Sarebbe infatti curioso scorporare la rete di TIM per sottrarla all’influenza di Washington, ma poi lasciare la stessa suscettibile di essere telegestita da Pechino. In conclusione, la nuova fase aperta con l’OPA di KKR fa apparire la rete unica più verosimile solo dal punto di vista politico, ma tecnicamente resta un…
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Esistono e possono coesistere due reti wholesale in concorrenza, come accade per la rete mobile con ineutral host di infrastruttura: Inwit, Cellnex, ecc. È irrealistico pensare ad uno scorporo della rete Telecom e alla fusione con Open Fiber, percheé è troppo tardi - afferma -: le due reti sono già in ampia misura realizzate e quasi totalmente sovrapposte, quindi i risparmi da fare modesti. opo giorni di silenzio anche Beppe Grillo…
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