Il giocatore dei Celtics è diventato un simbolo di libertà e giustizia, dopo che il mondo intero ha condannato la decisione di Erdogan di invadere la Siria. Kanter è un esempio di come ci possa opporre ai regimi dittatoriali, anche a costo di complicare (non poco) la propria vita...
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La nazionale di calcio turca rivolge ai tifosi il saluto militare, in segno di approvazione dell'azione militare di Erdogan contro i curdi siriani, al termine della partita con la Francia, il 14 ottobre a Parigi (Ansa) COMMENTA E CONDIVIDI Era già successo al termine della partita Turchia-Albania,…
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Il cestista turco Enes Kanter, centro 27enne dei Boston Celtics, è il simbolo sportivo della lotta a Erdogan. Le sue idee politiche hanno drasticamente cambiato la sua vita tanto da renderlo apolide. La Turchia gli ha revocato il passaporto e su di lui pende un mandato di cattura intenazionale…
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Mentre i calciatori esultano con il saluto militare, il cestista dei Boston Celtics rappresenta la voce fuori dal coro lottando per democrazia e diritti umani.
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Molti sembrano sostenere il sultano, ma ci sono voci discordanti. Il caso Sukur e quello Kanter. Erdogan ha un occhio attentissimo sullo sport come veicolo di pubblicità, e gli atleti lo sanno bene
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Sono tanti gli atleti turchi finiti nell’occhio del ciclone per aver mostrato il loro appoggio alla Turchia nella guerra contro i curdi. Tra loro di sicuro non figura Enes Kanter, da anni in guerra con Erdogan. Altro che si è schierato apertamente contro Erdogan è stato anche l’ex attaccante…
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Le luci dei riflettori, le copertine, l’indignazione globale. La Turchia è sulla bocca di tutti, mentre negli occhi e nella testa di tanti resta indelebile l’immagine di un’ esultanza con fare militare che vale tutto l’appoggio al regime di Erdogan e ai recenti attacchi al popolo curdo anche da…
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Calcio e politica, mai come in questi giorni, stanno mischiando i propri contenuti e intersecando le rispettive strade. E a proposito dell'attualità.
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Un saluto militare. Due, dieci, cento mille. Il caos. Negli ultimi giorni, infatti, scoppiata la polemica perché i calciatori turchi si sono schierati dalla parte di Erdogan nella battaglia contro
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