Queste ultime possono portare anche al licenziamento. È questo uno dei casi per i quali è stata richiesta l’emanazione di un provvedimento normativo che preveda la Cig. Lo spiegano i Consulenti del lavoro in un approfondimento sulla repentina diffusione del contagio del coronavirus. Ingiustificate assenze per paura del virus. «Pagato chi non lavora per l’ordinanza» I consulenti del lavoro spiegano la situazione dei lavoratori in merito alla repentina diffusione del…
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Nei caotici giorni del Coronavirus, dunque, saltano le normali modalità di lavoro, quando non salta la stessa possibilità di andarci, al lavoro. I consulenti del lavoro individuano cinque casi di assenza. Roma, 25 febbraio 2020 - Non andare al lavoro per la paura del Coronavirus fa rischiare anche il licenziamento. Da solo, quel timore non giustifica l’assenza. A offrire una prima mappa sulle regole applicabili al lavoro durante l’emergenza Coronavirus sono i consulenti del lavoro.
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81/2017, può essere svolto in remoto dal lavoratore subordinato, a prescindere dalla sua presenza presso il luogo di lavoro. Coronavirus e lavoro: a casa per l’ordinanza. Assenza a causa dell’ordine della pubblica autorità, che impedisce ai lavoratori di uscire di casa. Un’alternativa, laddove possibile, alla tipologia della prestazione lavorativa può essere rappresentata dalla convenzione di accordi di smart working, il lavoro agile che, ai sensi della l.
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L’assenza dal lavoro per il timore del contagio non è contemplata da nessuna delle fattispecie prese in esame dalla Fondazione studi consulenti del lavoro. In questo caso si realizza una assenza ingiustificata dal luogo di lavoro, e si può incorrere in provvedimenti disciplinari, che possono portare anche al licenziamento. Coronavirus: assenza dal lavoro per un’ordinanza è retribuita o no? In alternativa, quando è possibile, il lavoratore può ricorrere agli strumenti di smart working, quindi operare…
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Il documento. L’emergenza sanitaria derivata dal diffondersi del coronavirus in Italia sta creando situazioni particolari anche nella gestione delle assenze dal lavoro dei lavoratori. Lo stesso decreto legge varato il 23 febbraio dal Governo ha incrementato le occasioni in cui le attività lavorative possono essere particolarmente condizionate da interventi di Pubbliche Autorità. Coronavirus e assenze da lavoro: le situazioni da conoscere.
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L’assenza dal posto di lavoro non solo è indipendente dalla sua volontà, ma necessaria per motivi di salute pubblica. 2- Aziende a rischio. La seconda tipologia di assenza dal lavoro quando c'è una sospensione di attività aziendale per aziende che si trovano nelle aree colpite da contagio. Si tratterebbe dunque di una assenza ingiustificata dal luogo di lavoro, che può dar luogo a provvedimenti disciplinari che possono arrivare fino al licenziamento.
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Sono alcuni dei chiarimenti forniti dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro nella nota diffusa il 24 febbraio. Un'alternativa può essere lo smart working regolato dalla legge 81/2017: il lavoratore subordinato può svolgere la sua prestazione da casa, senza recarsi sul luogo di lavoro. Anche in questo caso, l’azienda dovrebbe avere l’accesso alla Cig, come preannunciato dal ministro del Lavoro.
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In tal caso si realizza l’assenza ingiustificata dal luogo di lavoro, situazione da cui possono scaturire provvedimenti disciplinari che possono portare anche al licenziamento. Ci si può assentare dal lavoro per timore di contagio? A queste e ad altre domande risponde la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, ipotizzando alcune situazioni che potrebbero realizzarsi nel rapporto di lavoro nei territori interessati dal virus
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La repentina diffusione del contagio del Coronavirus crea situazioni particolari anche nella gestione delle assenze dei lavoratori. 81/2017, può essere svolto in remoto dal lavoratore subordinato, a prescindere dalla sua presenza presso il luogo di lavoro. In tal caso si realizza l’assenza ingiustificata dal luogo di lavoro, situazione da cui possono scaturire provvedimenti disciplinari che possono portare anche al licenziamento.
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Un’alternativa, laddove possibile, alla tipologia della prestazione lavorativa può essere rappresentata dalla convenzione di accordi di smart working, il lavoro agile che, ai sensi della l. n. In quarantena volontaria. Assenza per quarantena volontaria da parte di persone che scelgono autonomamente di isolarsi pur non avendo sintomi palesi di contagio. Liguria - Lavoro e coronavirus, coronavirus e lavoro.
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Le assenze dal lavoro per ordinanza, sospensione dell'attività aziendale o quarantena sono giustificate e retribuite o grazie al ricorso alla cassa integrazione o, nel caso della quarantena, alla malattia, mentre non sono giustificate le assenze dall'ufficio per semplice paura del contagio. Ma in quali casi è possibile assentarsi dal lavoro? 81/2017, può essere svolto in remoto dal lavoratore subordinato, a prescindere dalla sua presenza presso il luogo di lavoro.
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A queste e ad altre domande risponde la Fondazione Studi Consulenti del lavoro, ipotizzando alcune situazioni che potrebbero realizzarsi nel rapporto di lavoro nei territori interessati dal virus. Coronavirus e assenze dal lavoro: come funziona. Il primo caso è l’assenza a causa dell’ordine della pubblica autorità, che impedisce ai lavoratori di uscire di casa. In tal caso si realizza l’assenza ingiustificata dal luogo di lavoro, situazione da cui possono scaturire provvedimenti disciplinari che possono portare anche al…
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In tal caso si realizza l’assenza ingiustificata dal luogo di lavoro, situazione da cui possono scaturire provvedimenti disciplinari che possono portare anche al licenziamento. Un’alternativa, laddove possibile, alla tipologia della prestazione lavorativa può essere rappresentata dalla convenzione di accordi di smart working, il lavoro agile che, ai sensi della l. n. A queste e ad altre domande risponde la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, ipotizzando alcune situazioni che potrebbero realizzarsi nel rapporto…
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A queste e ad altre domande risponde la Fondazione studi consulenti del lavoro in un approfondimento, ipotizzando alcune situazioni che potrebbero realizzarsi nel rapporto di lavoro nei territori interessati dal virus. Un'alternativa, laddove possibile, alla tipologia della prestazione lavorativa, spiegano i consulenti del lavoro, può essere rappresentata dalla convenzione di accordi di smart working, il 'lavoro agile' che, ai sensi della legge n.
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81/2017, può essere svolto in remoto dal lavoratore subordinato, a prescindere dalla sua presenza presso il luogo di lavoro. La diffusione del contagio del coronavirus sta creando situazioni particolari anche per quanto riguarda la gestione delle assenze dei lavoratori. Assenza per paura del contagio. La paura del contagio, dicono i consulenti del lavoro, non è sufficiente di per sé a giustificare l'assenza lavoro.
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