Polemica sull'uso dell'auto blu in Sicilia: l'ex presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè, nel mirino

Gianfranco Miccichè, ex presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana (Ars), è al centro di una polemica riguardante l'uso dell'auto blu. Miccichè, che stava cercando di rientrare nel gioco politico, si trova ora ad affrontare una nuova sfida.

Il ritorno di Miccichè

Miccichè, commentando con LiveSicilia.it i suoi 'primi settant'anni', sembrava essere in ottima forma e pronto per un ritorno. Tuttavia, la sua carriera politica ha subito un duro colpo a causa di una controversia legata all'uso dell'auto blu.

La questione dell'auto blu

Gaetano Galvagno, il primo inquilino di Sala d'Ercole, ha preso l'impegno con Repubblica di abolire la norma che prevede l'auto blu per l'ex presidente dell'Ars. Questa norma, già eliminata nel 2012, era stata reintegrata nella scorsa legislatura. Galvagno ha dichiarato: "Una cosa la farò subito: abolirò l'auto di servizio per il prossimo ex presidente dell'Assemblea, che sarà il sottoscritto".

Polemiche e conseguenze

La polemica è scoppiata quando è stato notificato un provvedimento di divieto di dimora nei confronti di Miccichè e del suo autista per l'uso troppo disinvolto e privatistico dell'auto blu. A Miccichè sono stati sequestrati poco più di duemila euro, mentre il danno provocato dalle presunte false missioni dell'autista sarebbe di poco superiore alle 10 mila euro.

Questo scandalo ha messo in luce l'uso troppo permissivo e l'assenza di controlli sui mezzi di servizio dell'Ars messi a disposizione delle cariche istituzionali e perfino degli ex presidenti. La questione dell'auto blu è diventata un argomento di discussione in piena campagna elettorale, mettendo ulteriormente sotto pressione la politica siciliana.

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