A suo dire è in grado da remoto di disabilitare il sistema di videosorveglianza, sbloccare le porte, aprire i finestrini, determinare la posizione e persino attivare avviare la vettura. Lo riferisce Arstechnica: il ragazzo si chiama David Colombo e in un thread su Twitter spiega che la falla non riguarda l’infrastruttura di Tesla ma a che fare con errori dei proprietari. Per tutte le notizie sulla sicurezza informatica vi rimandiamo a questa sezione di macitynet Un giovane hacker (nel senso più nobile del…
Leggi
Il diciannovenne David Colombo ha affermato nelle ultime ore di avere scovato una vulnerabilità che gli consente di ottenere il pieno controllo di oltre 25 Tesla situate in tredici Paesi diversi, all’insaputa dei loro proprietari. [1/X] — David Colombo (@david_colombo_) January 11, 2022. fonte: everyeye.it Colombo, che ha reso pubblica la conoscenza di queste falle di sicurezza tramite Twitter, ha poi confermato che Tesla lo ha contattato e che il team di sicurezza sta indagando sul problema.
Leggi
Un hacker viola i sistemi informatici di Tesla: cosa è accaduto? La prima domanda che viene in mente è: David Colombo, hacker che è riuscito a penetrare nel cuore informatico di Tesla cosa avrebbe potuto fare e comandare da remoto? David Colombo, diciannovenne specializzato in cyber security, è stato autore di un hackeraggio piuttosto singolare: è entrato nel cuore di 20 Tesla dislocate in dieci differenti nazioni, dimostrando l’estrema vulnerabilità del suo software.
Leggi
Tutti parametri che David Colombo, 19enne tedesco che si definisce specialista in cybersicurezza, sarebbe riuscito a controllare da remoto in ben venti Tesla dislocate in dieci Paesi. Il tutto, ovviamente, senza aver avuto l’autorizzazione dagli ignari proprietari e sfruttando una vulnerabilità nelle applicazioni di terze parti. L’hacker precisa però che la falla non è dovuta a una vulnerabilità presente nel software delle Tesla, bensì alla poca accortezza dei proprietari.
Leggi
Le auto della società di Elon Musk hanno infatti moltissimi sistemi all’avanguardia, che fanno assomigliare le automobili a dei veri e propri computer a 4 ruote. Quello che è successo con Tesla, riguarda proprio un “buco” nei loro sistemi, che ha permesso a un giovane hacker 19enne di prendere il controllo di alcune automobili. Tesla è stata la casa automobilistica che ha reso le auto più tecnologiche in assoluto.
Leggi
Da qui, parte la preoccupazione: pare che in hacker di appena 19 anni, abbia dichiarato che è in grado di controllare i software di Tesla. Il Twitter di Colombo ha subito allertato i tecnici Tesla, che sarebbero già al lavoro sulla cosa Ora, se ci sono hacker in grado di entrare all'interno di server governativi, figoriamoci se non c'è la possibilità di entrare altrove! Già, dovrebbe, perché non mancano episodi in cui risulta venire meno la sicurezza della piattaforma, come nel caso di un hacker tedesco in grado di “controllare…
Leggi
Leggi anche: Tesla raggiungerà la guida autonoma di livello 4 entro il 2022 secondo Musk, ma cosa comporta? Si tratterebbe del controllo di altre funzioni, quali le luci, l’autoradio, i finestrini, il climatizzatore ed il sistema di apertura/chiusura del veicolo. Questa vicenda inizia con un post su Twitter; il diciannovenne David Colombo, imprenditore tedesco nel settore della cybersicurezza, afferma di avere il pieno…
Leggi
Secondo quanto dichiarato da Colombo tramite Twitter, la colpa non sarebbe nemmeno di Tesla ma di applicazioni di terze parti utilizzate dai singoli proprietari, come quelle che si utilizzano per tenere d’occhio i consumi e lo stato di salute delle batterie, o quelle che permettono di attivare alcune funzioni particolari da remoto. E’ quanto ha dimostrato per l’ennesima volta un hacker tedesco, David Colombo, che è riuscito a bucare il software di ben 25 auto Tesla sparse in giro per il mondo…
Leggi
Non è la prima volta che Tesla viene hackerata, anche se la società è spesso riuscita a sfruttare a proprio vantaggio i casi di violazione Da Tesla, almeno per ora, nessuna reazione, anche se Colombo ha riferito di aver avuto contatti con la divisione del costruttore che si occupa della sicurezza. Colombo non ha fornito troppi dettagli, nonostante il gran numero di “cinguettii” connessi al suo. L'hacker ha individuato un nuovo punto debole nel sistema montato sulle auto elettriche, anche…
Leggi