Arresti in Toscana per sfruttamento di lavoratori migranti

Dieci cittadini pakistani sono stati arrestati in Toscana, accusati di sfruttamento del lavoro e intermediazione illecita. L'operazione è stata condotta dai carabinieri di Piombino, in provincia di Livorno, che hanno scoperto un sistema di utilizzo illecito di cittadini extracomunitari.

Il sistema di sfruttamento

I lavoratori, ospitati nel Centro di accoglienza straordinaria di Piombino, erano impiegati nel settore agricolo in diverse province della Toscana. Venivano costretti a lavorare anche dieci ore al giorno, senza pause, per la raccolta di ortaggi e olive e per la pulizia di vigneti nelle province di Livorno e Grosseto.

Le accuse e le conseguenze

L'accusa principale nei confronti dei dieci arrestati è quella di sfruttamento del lavoro di 67 extracomunitari. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Livorno. I dieci sono accusati, a vario titolo e in concorso tra loro, del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Lotta al caporalato

Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta al caporalato, un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso nel settore agricolo italiano. Le autorità continuano a lavorare per garantire condizioni di lavoro eque e sicure per tutti i lavoratori.

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