Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa, illustrando i temi che verranno trattati nella prossima ministeriale Esteri che si terrà a Riga il 30 novembre e il 1 dicembre (LaPresse) – “La Cina sta rapidamente espandendo il suo arsenale convenzionale e nucleare, non sta fornendo alcuna trasparenza riguardo alle sue capacità, e sta mostrando uno scarso interesse nell’impegnarsi al controllo degli armamenti”.
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Una legge definita di sicurezza nazionale dal Governo vieta la trasmissione dei dati AIS a soggetti esteri e limita le stazioni di trasmissione. I più attenti cyber navigatori monitorando il traffico navale su uno dei siti web che tracciano gli AIS, forse avranno notato che in Cina sta succedendo qualcosa di molto strano. La cosa è stata segnalata anche da alcuni occidentali che hanno navigato in quelle acque e hanno notato l’anomalia del calo di segnali.
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E cioè da quanto si è iniziato a registrare un crollo dei dati: se prima i segnali inviati dalle navi in acque cinesi erano 15 milioni al giorno, da qualche settimana sono solo un milione. Il mondo logistico da qualche settimana si interroga sullo strano caso delle navi da carico cinesi, che risultano scomparse. La Cina non manda segnali. E’ da fine ottobre che la Cina si sarebbe sfilata dal sistema rendendo invisibili le proprie navi.
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Il sistema di monitoraggio internazionale si chiama Automatic Identification System (AIS) ed è stato sviluppato per contribuire alla sicurezza della navigazione, evitando collisioni tra grandi navi e coordinare le operazioni di soccorso in caso di incidenti in mare. Potrebbe trattarsi però di una direttiva precisa: la tv statale di Pechino ha osservato che «l’intelligence ricavata da questi dati sulle navi presenti nelle acque cinesi può danneggiare la sicurezza economica del Paese e la questione va…
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Eppure, anche se la legge non prevede che i dati delle navi non possano essere condivisi, sembra comunque che Pechino faccia un po' passare questo lato tra le righe Un bell'inghippo viste le difficoltà nelle catene di approvvigionamento e l'avvicinamento del Natale. Ma questo calo non è reale, le navi ci sono, solo non segnalano la loro posizione o se hanno lasciato i porti e quando. Ciò che Pechino teme è che dati sensibili finiscano nelle mani degli stati stranieri.
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