Eurovision 2024, tensioni e proteste per la partecipazione di Israele

L'Eurovision Song Contest 2024 è stato recentemente al centro di un'ondata di proteste a causa della partecipazione di Israele. L'organizzazione dell'Eurovision ha vietato qualsiasi riferimento alla situazione della Palestina, un paese in cui, secondo alcuni studiosi di storia contemporanea, si verificano atrocità paragonabili a un genocidio.

Proteste tra i concorrenti

Le proteste non si sono limitate al pubblico o agli attivisti, ma hanno coinvolto anche i cantanti in gara. Durante una conferenza stampa, la cantante greca Marina Satti ha finto di addormentarsi durante un intervento dell'israeliana Eden Golan, mentre l'olandese Joost Klein si è coperto il volto. Questi gesti sono stati interpretati come segni di dissenso nei confronti della partecipazione di Israele al contest.

Eurovision nel caos

La situazione è diventata così tesa che l'olandese si è rifiutato di cantare, creando ulteriore caos. Nonostante gli sforzi degli organizzatori di tenere le polemiche politiche lontane dal palco, quest'anno la situazione è più incandescente che mai. Il festival è letteralmente blindato per questioni di sicurezza, con migliaia di persone che scendono in piazza per protestare.

La guerra di Gaza arriva sul palco

Nonostante le polemiche, l'Eurovision Song Contest continua. Tuttavia, la guerra di Gaza sembra essere arrivata sul palco del festival, rendendo l'atmosfera ancora più tesa. Mentre l'Eurovision cerca di diffondere un messaggio di unità e divertimento, la realtà politica del Medio Oriente sembra aver invaso il palco, rendendo impossibile ignorare la situazione.

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