Il governo punta a protrarre la durata della misura, prevista inizialmente per il solo mese di marzo, e a potenziarne l'importo. Il premier Conte ha spiegato che il problema è legato ad attacchi hacker. Risultato, le 300 mila domande per il bonus autonomi regolarmente giunte nella notte ora sono da considerare in bilico. Prima però andranno messi definitivamente in sicurezza i canali web dell'Inps per accedere ai bonus.
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Poco più di una settimana fa, il 19 marzo scorso, il governo aveva smentito l’ipotesi, ventilata proprio dal presidente dell’Inps Tridico, che il bonus da 600 euro venisse distribuito con un click day. E quindi è opportuno non promettere senza avere la garanzia di rispettare”, conclude il presidente del Civ dell’Inps. Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha replicato alle critiche parlando di “violenti attacchi hacker” che avrebbero…
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Ora che il lavoro dei patronati è aumentato, con un incremento di pratiche di carattere «urgente e prioritario». Per molte ore del giorno l’accesso alla piattaforma dell’Inps è impossibile. Troppi accessi in un periodo in cui tanti lavorano da remoto. Misure di sostegno a chi in questo periodo di emergenza è in difficoltà, che vengono rallentate da una tecnologia non all’altezza. La sede provinciale dell’Inps si è organizzata attivando degli sportelli telefonici, che sostituiscono quelli fisici, chiusi per l’emergenza.
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Ma il sito dell'INPS va in crash. vedi letture. A partire da oggi, i soggetti che hanno diritto al bonus di 600 euro per fronteggiare la contrazione del proprio reddito possono farne richieste attraverso i canali telematici dell’Inps. “Stiamo ricevendo 100 domande al secondo”, ha spiegato il presidente Pasquale Tridico all’Ansa: troppe richieste, secondo l’Inps i sistemi stanno reggendo, ma in questo momento molti utenti si lamentano delle difficoltà incontrate.
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È probabile che già in serata le funzionalità del sito vengano ripristinate, e tutti i professionisti potranno tornare a richiedere il bonus dei 600 € previsto dal decreto legge. Era sufficiente aggiornare la pagina, e ogni volta i dati mostrati erano quelli di persone sempre diverse. Durante la compilazione della domanda per richiedere il bonus dei 600 €, molti utenti si sono infatti ritrovati a visualizzare dati personali di altre persone.
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Garantito” osserva qualcuno su Twitter. “In questo momento l’#INPS sta compiendo la più grande violazione dei dati personali mai avvenuta in Italia. Se compili la domanda vengono fuori i dati di altre persone. Ci sarà la più grande class action d’Italia contro l’Inps. Foto: Kikapress
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Una cosa è certa, chiunque è entrato nella piattaforma INPS dal proprio profilo, si è trovato nel profilo di altri utenti. INPS addio privacy: tutte le informazioni dei contribuenti online. Al momento, non è chiaro cosa ha dato origine a questo “inconveniente”. Milioni sono gli utenti che sono entrati nei profili altrui entrando in possesso dei dati personali. Il sito online dell’Istituto sta mostrando i dati personali dei contribuenti a tutti quelli che cercano di entrare nel proprio profilo.
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L'ignaro cittadino diventa il simbolo del caos informatico: il suo nome scala le tendenze su Twitter e diventa punto di riferimento di pagine Facebook che spuntano come funghi. Il sito dell'Inps fa in tilt, migliaia di persone cercano di presentare la domanda per il bonus da 600 euro e il sistema esplode: i dati di molti utenti diventano pubblici e in tanti, sullo schermo del pc, si ritrovano la stessa schermata con la scheda di un utente, il signor Luciano V.
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E stamattina il presidente Tridico invece di scusarsi, sfotte autonomi e partite Iva dichiarando che ‘non c’è fretta’. Ma la star del momento è un certo Luciano Vangone: è questo il nome e cognome più gettonato tra quelli che escono random dal database del sito INPS che sembra ormai essere sul punto di collassare. A cominciare dal presidente dell’INPS e dai responsabili dei servizi online”. Da stamattina il sito dell’INPS deve…
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