Inoltre, per effetto dell’elevata diversificazione geografica, Atlantia, sottolinea nella nota, sarà in grado di cogliere le numerose opportunità di crescita a livello globale, progredendo nel processo di internazionalizzazione avviato e proseguito negli ultimi anni. Tale processo è rivolto sia a Cdp che ad altri investitori istituzionali. E' quanto indica Atlantia spiegando le motivazioni e le finalità dell'operazione Aspi.
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Al fine di pervenire in ogni caso, alla dismissione della partecipazione detenuta in Autostrade per l’Italia da Atlantia. CdP doveva prendere Aspi, ma Atlantia e CdP non trovano l’accordo. Per or i Benetton stravincono la battaglia su Autostrade. Sentiamo Atlantia: fermo restando l’auspicio che queste difficoltà possano essere quanto prima superate, il consiglio ha approvato un processo “dual track”.
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In attesa di una maggior visibilità sulla futura governance di Aspi, confermiamo il rating neutral sul titolo Atlantia", ha concluso Mediobanca. Va inoltre sottolineato che agli azionisti di Atlantia sarà distribuito il 62% della newco, mentre Atlantia manterrà il 38% che venderà a investitori terzi, inclusa Cdp. Il processo di dismissione avviato ieri è sostanzialmente in linea con le aspettative degli analisti, ma resta subordinato al…
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[…] La palla passa ora nuovamente al governo. «Sono trascorsi oltre due mesi dall’accordo del 14 luglio e ancora Atlantia prende tempo: ora basta – commenta a muso duro su Facebook il viceministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri -. Ha ragione il presidente Giuseppe Conte: o la questione si risolve a stretto giro, oppure procederemo con la revoca. Atlantia intanto ha avviato lo scorporo di Aspi.
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Certo, il comunicato diffuso al termine del cda di ieri spiega che entrambe le operazioni saranno aperte anche alla Cdp, ma è evidente che al momento la società autostradale è lontana anni luce da un accordo. Una distanza certificata dalla lettera della Cassa inviata ai vertici di Atlantia, nella quale la società statale fa il...; Atlantia va avanti con la scissione o con la vendita di Aspi.
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Il prossimo passo sarà scrivere al Governo una lettera nella quale lo si informerà della volontà di ritirarsi dalla trattativa. In particolare, al capoverso Il bene pubblico, l'autore scriveva: “Quanto costerà allo Stato, cioè a noi, entrare nel capitale, fino a ridurre la quota della famiglia Benetton a uno sbandierato 10-12%? Questo requisito, invece, Cassa Depositi e Prestiti lo intende negoziare trovando, invece che, dall'altra parte del ponte, si…
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Arenata la trattativa sull’uscita dei Benetton: la Cassa pubblica è pronta a sfilarsi e dà sette giorni alla holding. La seconda non ha intenzione di comprare se non in cambio di certe garanzie. Il risultato è che ieri la Cassa ha dato un ultimatum: o la holding le accetta entro 7 giorni o […] Imbarazzo nell’esecutivo. La trattativa tra Atlantia e Cassa Depositi e Prestiti si è arenata. La prima non vuol vendere Autostrade per l’Italia (Aspi).
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L’assise dei soci che esaminerà il progetto di scissione sarà convocata per il 30 ottobre 2020 Avviato il processo di spin off (separazione) di Aspi dalla holding controllata dalla famiglia Benetton. Porte aperte a Cdp ma si valuteranno anche altri investitori. TREVISO Il cda della holding detenuta al 30% da Edizione dei Benetton ha dato il via libera ad un processo definito a “doppio binario” (dual track) per vedere la partecipazione di maggioranza assoluta detenuta in Autostrade.
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Il cortocircuito tra il Governo e i Benetton. Anche questa lettera dice della nuova fibrillazione che è divampata lungo l’asse Governo-Benetton. Due lettere, di cui Huffpost è venuto a conoscenza, in cui si chiede ai Benetton di rispettare gli accordi del 15 luglio, riassumibili in una condizione vincolante: la Cassa deve essere il perno della nuova Autostrade. Sono arrivate due lettere, una ai piani alti di Autostrade e un’altra a quelli della casa madre Atlantia.
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