Recupero della seconda scatola nera nell'incidente della centrale idroelettrica di Bargi

L'incidente mortale che ha colpito la centrale idroelettrica di Bargi, a Camugnano, continua a far parlare di sé. Una seconda 'scatola nera', il sistema 'Scada', è stata ritrovata al piano -6 e consegnata agli inquirenti. Questo dispositivo era legato alla turbina e all'alternatore del cosiddetto 'gruppo di produzione uno', quello già collaudato e su cui l'attività del team di lavoratori specializzati era andata a buon fine.

Le vittime dell'incidente

Il 9 aprile scorso, sette tecnici specializzati hanno perso la vita in un'esplosione mentre lavoravano alla centrale idroelettrica di Bargi, di proprietà di Enel Green Power. Tra le vittime c'erano Vincenzo Franchina e Mario Pisani, tecnici di una ditta esterna, provenienti da fuori regione. Entrambi sono stati trovati morti il giorno stesso dell'esplosione.

Recupero della seconda scatola nera

A una settimana dall'incidente, è stata recuperata e consegnata agli inquirenti la seconda 'scatola nera' della centrale idroelettrica di Bargi, sul bacino di Suviana nel Bolognese. Il dispositivo Scada del gruppo uno, già collaudato, è stato estratto dai piani sotterranei. Questo ritrovamento potrebbe aiutare a chiarire cosa è andato storto nel secondo gruppo di produzione, quello che si stava collaudando martedì e che è esploso.

L'incidente alla centrale idroelettrica di Bargi ha causato una grande tragedia, portando via la vita a sette tecnici specializzati. Il recupero della seconda 'scatola nera' potrebbe fornire ulteriori dettagli su cosa sia andato storto, contribuendo a prevenire futuri incidenti di questo tipo. Nel frattempo, il ricordo delle vittime continua a essere onorato, mentre la ricerca di risposte prosegue.

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