Il caso Fassino e il presunto furto di profumo

Piero Fassino, deputato del Partito Democratico, è al centro di un caso che ha suscitato molto clamore. È accusato di aver tentato di rubare un profumo Chanel al Duty Free dell'aeroporto di Fiumicino. Nuovi dettagli emergono continuamente sulla vicenda, tra cui la testimonianza di una dipendente dello store.

Dettagli dell'accusa

Secondo la dipendente, Fassino avrebbe preso lo stesso prodotto in altre due occasioni. La donna, di poco più di 30 anni, ha riferito alla polizia di frontiera la sua versione dei fatti. Ha affermato di aver notato per la prima volta il comportamento sospetto del politico a dicembre, poco prima di Natale. In quell'occasione, avrebbe visto Fassino nascondere una boccetta di Chanel Chance nel suo trolley.

Testimonianze e indagini

Nelle ultime ore, sono emersi importanti aggiornamenti sul caso. Sei persone, tra cui tre commesse e tre vigilantes, sono state interrogate dalle autorità. Tutte le testimonianze raccolte sono ora parte del fascicolo aperto dalla procura di Civitavecchia. L'attenzione si concentra su tre episodi specifici: uno a Natale, uno il 27 marzo e l'ultimo il 15 aprile.

La versione della commessa

La commessa del duty free dell'aeroporto di Fiumicino ha fornito un resoconto dettagliato degli eventi. Ha affermato: "Era dicembre, poco prima di Natale. Ho visto il politico entrare nel nostro negozio e l'ho riconosciuto. Poco dopo, con mia sorpresa, ho visto che nascondeva uno Chanel Chance dentro al suo trolley. Quella è stata la prima volta, poi sono arrivate le altre due". Queste parole sono state riportate nel verbale redatto dalla Polizia di frontiera.

Il caso è ancora in corso di indagine e si attendono ulteriori sviluppi.

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