Scandalo di corruzione sconvolge la Liguria: il governatore Toti agli arresti domiciliari

Il mese precedente alle elezioni europee è stato segnato da un terremoto giudiziario che ha sconvolto la Liguria. Il governatore Toti è finito agli arresti domiciliari per corruzione, in un caso che vede coinvolti 25 indagati e 10 destinatari di misure cautelari.

Sequestro di denaro

Oltre 215mila euro in contanti sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza all’imprenditore della logistica portuale Aldo Spinelli. Questo sequestro rientra nell’ambito dell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. La somma è stata rinvenuta nella cassaforte della sua abitazione insieme a oltre 20mila dollari e più di 5mila sterline. Il denaro fa parte dei 570mila euro sequestrati su disposizione del Gip anche a Paolo Signorini e al figlio di Spinelli, Roberto.

Le accuse a Toti

Secondo la gip Faggioni, Toti avrebbe "svenduto la propria funzione in cambio di finanziamenti" per ottenere la rielezione. Tra gli indagati figura anche il capo di gabinetto di Cozzani, accusato d'aver agevolato un clan mafioso.

Reazioni politiche

Il terremoto politico e giudiziario che ha investito Giovanni Toti ha agitato la maggioranza e la premier Giorgia Meloni, che dalla Libia cerca di dettare la linea per contenere i danni. In Parlamento, i deputati della maggioranza sono rimasti in silenzio o hanno parlato di "inchiesta a orologeria a un mese dalle elezioni", mentre quelli delle opposizioni chiedono le dimissioni immediate del governatore. Tuttavia, un presidente di Regione sotto inchiesta per fatti che per settimane alimenteranno le cronache può essere molto utile in chiave propaganda.

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