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Siderweb ECONOMIA

È editorialista dei quotidiani La Stampa, Il Mattino di Padova, Il Piccolo e Giornale di Brescia, collabora con L’Espresso, Il Venerdì di Repubblica e con siderweb

È professore di ruolo alla Università Mercatorum di Roma, e insegna inoltre all’Università Luiss Guido Carli di Roma, alla Luiss School of Government e all’Università Luigi Bocconi di Milano.

Con il cambio della governance (nuovo ad, stesso presidente), si è di fronte a una sfida importantissima, anche per il governo Draghi. (Siderweb)

Ne parlano anche altri media

"Cdp metterà a disposizione le proprie competenze per mettere a terra i progetti" spiega annunciando la creazione di una task force che risponde all'Ad. Cassa risponderà con un approccio complementare rispetto al mercato, indirizzando le risorse verso le priorità dell’Italia e puntando a raggiungere effetti positivi per imprese, pubbliche amministrazioni e famiglie”. (Adnkronos)

Sono questi gli assi principali del nuovo piano strategico di Cassa depositi e prestiti presentato giovedì 25 novembre dal presidente Giovanni Gorno Tempini e dall’ad Dario Scannapieco. (Startmag Web magazine)

I principi chiave del piano di Cdp made in Scannapieco. Sostenibilità, addizionalità e sussidiarietà rispetto al mercato, strategie, policy e impatto sono i principi-chiave intorno ai quali si costruisce il Piano Strategico di Cdp. (Startmag Web magazine)

Sull'ipotesi di una uscita di Cassa Depositi e Prestiti dal capitale di Webuild, "ci sono degli impegni e spesso quando si interviene è per non uscire finché non sono raggiunti gli obiettivi" Sono state presentate altre offerte, ora la palla è al governo". (Adnkronos)

C’è un perimetro di interventi nell’ambito della NextGen — per 3,3 miliardi — per i quali Cdp agirà da soggetto attuatore. Per farlo serve quello che Dario Scannapieco, al timone della nuova Cassa Depositi, definisce il «potenziamento della capacità di analisi settoriale». (Corriere della Sera)

Nel dettaglio, il piano di Cdp individua quattro grandi sfide da affrontare per contribuire concretamente al rilancio dell'economia italiana nel prossimo triennio: cambiamento climatico e tutela dell’ecosistema, crescita inclusiva e sostenibile, ripensamento delle filiere produttive, digitalizzazione e innovazione. (La Stampa)