Quel verbale Nato del 1991 che imbarazza Biden

InsideOver ESTERI

Nella narrazione del Cremlino della crisi ucraina riaffiora costantemente l’accusa di malafede verso gli statunitensi e i loro alleati.

E pertanto, non possiamo concedere alla Polonia o ad altre Nazioni dell’Europa centrale e orientale la possibilità di aderirvi”»

Si tratta del verbale – rinvenuto nei British National Archives dal politologo americano Joshua Shifrinson – della riunione dei Direttori politici dei ministeri degli Esteri di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania, tenutasi a Bonn, il 6 marzo 1991. (InsideOver)

La notizia riportata su altri giornali

Putin è il maggior responsabile della crisi ucraina, ma Stati Uniti e Nato non possono fare finta di nulla. Ma per quanto riguarda gli anni Novanta, devo ammettere che gli Stati Uniti sono i maggiori responsabili. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La sicurezza e gli interessi della Russia “non sono negoziabili”, avverte Vladimir Putin, che si dice tuttavia “aperto al dialogo” e non esclude “soluzioni diplomatiche” alla crisi ucraina. L’Unione europea convoca una riunione straordinaria, stasera, a Bruxelles, dei leader dei 27: tema, la crisi ucraina (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Ma la storia è andata diversamente e gli Stati Uniti hanno spinto sull’acceleratore, convincendo l’Alleanza atlantica ad allargare i propri confini, irritando il Cremlino. "Gorbaciov, Yeltsin e anche Putin – spiega lo storico Sergey Radchenko della John’s Hopkins University – avevano anche fatto richiesta di entrare nella Nato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Secondo una ricostruzione storica basata su verbali desecretati nel 2017, Gorbaciov avrebbe ricevuto assicurazioni sul fatto che la Nato non si sarebbe espansa oltre i confini della Germania orientale. (Maurizio Blondet)

Addirittura, ci fu un momento in cui, in seguito, Gorbaciov pensò di chiedere l’adesione alla Nato della stessa Unione Sovietica. Nel senso che gli occidentali erano pronti a contrattare anche una sorta di “neutralizzazione militare” dell’ex Germania Est, ormai riunificata. (Remocontro)

L’Ue, inoltre, intende colpire, con sanzioni già definite “massicce”, la capacità della Russia d’accedere ai mercati e ai servizi finanziari internazionali. C’è, però, ancora modo “di evitare lo scenario peggiore”: gli Stati Uniti e i loro alleati restano aperti a soluzioni diplomatiche. (Giampiero Gramaglia – Gp News)