Torna in libertà il coltivatore professionale di cannabis. Per il gip: “Scarsi indizi”

LeccePrima INTERNO

All’esito del confronto, il giudice Cinzia Vergine ha ritenuto non vi fossero indizi sufficienti per giustificare la custodia in carcere.

In particolare, il titolare ha spiegato che il quantitativo di thc, il cui limite è dello 0,2 percento con tolleranza fino allo 0,6, può variare per diversi motivi, come quello climatico.

Durante l’interrogatorio di convalida che si è tenuto questa mattina, l’imprenditore ha risposto alle domande fornendo una serie di indicazioni riguardo alla sua attività. (LeccePrima)

Se ne è parlato anche su altre testate

Legalizzazione cannabis, Magi: “Più di 220mila firme in 48 ore. Credo che nella giornata di oggi supereremo le 250mia firme, cioè in tre giorni la metà di quelle che ci servono. (TgCal24.it)

"Da sempre sono contro lo sballo e contro lo spaccio e la criminalità - chiarisce il portavoce di +Europa - proprio per questo vi invito a firmare: non è solo una questione di diritto o di libertà: è una questione di responsabilità, di governo dei fenomeni, di creazione di un mercato, anche economico, pulito, trasparente e legale" (RavennaToday)

Lo scorso 7 settembre la richiesta è stata depositata presso la Corte di Cassazione da parte di un gruppo di esperti, giuristi e militanti, da sempre impegnati contro il proibizionismo, coordinati dalle Associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Società della Ragione e Antigone. (Radio Lombardia)

Un’opportunità unica per l’Umbria e in particolare per Città di Castello per attuare un piano di riconversione per le aziende storiche che hanno coltivato negli ultimi anni. In questo senso il referendum per la legalizzazione della cannabis rappresenta un’occasione unica anche per aiutare la transizione dal tabacco. (Alto Tevere Oggi)

Saranno solo firme telematiche quelle per il referendum cannabis legale, per la prima volta nella storia italiana. La sfida è raggiungere le 500mila firme entro il 30 settembre, termine massimo per la presentazione del quesito. (leggo.it)

L’obiettivo è quello di raggiungere le 500 firme richieste entro il 30 settembre, quando scadranno i termini per la presentazione di proposte di referendum presso la Cassazione. Il testo del quesito, si legge sul sito dell’iniziativa, chiede all’elettore di esprimersi “sull’eliminazione del reato di coltivazione e sulla rimozione delle pene detentive per qualsiasi condotta relativa alla cannabis” (L'HuffPost)