In malattia da un anno e mezzo, si gode il B&B alle Canarie: la capostazione Atac incastrata dai social

Il Riformista INTERNO

Assente dal lavoro dal primo lockdown grazie a una sfilza di certificati di malattia inviati all’ufficio personale con tanto di motivazioni.

La dipendente dell’Atac, come racconta il Messaggero, è partita a febbraio 2020, volando verso le Canarie.

Questo e molto altro scriveva e mostrava con foto e pubblicità del suo Bed and breakfast di Puerto Rico, nel sud di Gran Canaria, sui social.

Atac infatti incassa ogni anno oltre mezzo miliardo di euro dal Comune a cui vanno sommati i ristori dell’emergenza Covid. (Il Riformista)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Una capostazione dell’Atac, l’azienda dei trasporti di Roma, da circa due anni inviava certificati medici asserendo di essere malata, mentre, in realtà, si trovava alle Canarie dove gestiva una casa vacanze. (ViviTenerife e ViviGranCanaria)

Con la pandemia qui si era bloccato tutto, ancora stiamo in allerta 4 per il Covid, non ho potuto iniziare prima. «Innanzitutto all’Atac devono dire le cose vere - ribatte la capostazione - Perché i certificati medici ci sono, non capisco cosa abbiano contestato» (ilmessaggero.it)

Ora rischia il licenziamento anche perchè il doppio lavoro è naturalmente vietato per il regolamento interno dell'azienda La donna ha pubblicato alcune foto sui social network che la ritraevano al mare e così l'azienda ha fatto scattare l'indagine interna. (Sky Tg24 )

La partecipata dei trasporti del Campidoglio, dopo un anno e mezzo di referti medici (e soprattutto, dopo la scoperta dell’attività. «Qui è un paradiso, c’è il sole tutto l’anno, ma tante isole sono stupende, vogliamo parlare della Sardegna?». (ilmattino.it)

Secondo Atac, la municipalizzata dei trasporti capitolini, la donna appunto era malata da oltre un anno, ma in realtà gestiva un bed and breakfast alle Canarie. Eppure la donna, capostazione per l’azienda capitolina dei trasporti, aveva continuato a percepire lo stipendio, secondo quanto riportato da il Messaggero nell'edizione di venerdì 10 settembre (Corriere dell'Umbria)

Ora la donna rischia il licenziamento. Aveva aperto un bed and breakfast alle Canarie nel 2020, ma continuava a percepire lo stipendio dall’Atac in Italia. (Il Fatto Quotidiano)